Milano – Portano a una genesi lontana nel tempo le opere di Sidival Fila, nato in Brasile nel 1962 ma presente in Italia dal 1985 dove ha deciso di diventare frate minore francescano.
Tali premesse portano alla personale “Il filo della grazia” a cura di Andrea Dall’Asta S.J. e Cristiano Crisogoni, in corso presso la Galleria San Fedele.
Agendo sul recupero di tessuti e oggetti di scarto, l’artista accosta gli uni agli altri creando cadenze che rimandano alle trame lasciate sulla spiaggia dal moto delle onde, come lento e continuo atto generativo.
A unire le distinte parti delle opere concorre un’azione di cucitura, anch’essa dilatata nel tempo ed eseguita con sapiente manualità.
Questo unire le parti conduce al completo compimento delle opere, dove le trame del cucito pervadono di musicalità i distinti contesti.
Sfiorando idealmente l’intreccio dei fili, al pari di un’arpa, sorgerebbero sonorità che nel loro procedere e sovrapporsi armoniosamente porterebbero all’armonia della creazione.
A tal punto come non immaginare che le numerose steli, appoggiate alla parete, nelle parte superiore della galleria, altro non siano che arpe destinate a figure celesti il cui fluido conduce all’opera di piccolo formato, posta lì accanto, come un Aleph dove ogni cosa inizia e al tempo stesso ha fine.
Sidival Fila “Il filo della grazia”
Milano, Galleria San Fedele, Via Hoepli 3/b
Fino al 4 aprile
Martedì – Sabato 16-19
Mauro Bianchini