"Nessun simbolo o dietrologia esoterica, solo il piacere estetico di cerchi concetrici, solo la ricerca sul movimento, sulla composizione e sugli ingredienti che danno vita alla materia pittorica". Roberto Floreani dichiara i propri intenti artistici – eminentemente formali – e il proprio ascendente d'ispirazione: le arti marziali.
In mostra al MAGA di Gallarate più di una ventina di tele di grande formato di Floreani, svelate nella loro genesi artistica nel video al pian terreno dell'istituzione museale di via De Magri: una spessa impannatura su tela, un denso e composito stratificarsi di bitumi ed emulsioni, una bagnata colatura finale, in una serie di movimenti che sanno di scansione rituale, di un intimismo da ritorno al privato, mai rischioso o arrischiato e che non si mette mai di traverso. E la fortissima componente geometrica emerge in tutta la sua unicità: compasso, riga e fondo terroso sul quale si stagliano i cerchi concentrici e in rilielvo, ottenuti per via di levare.
Si sofferma soprattutto sulla nozione di disciplina (concetto interessante, oggi un po' perso per strada) Roberto Floreani e sulla spiritualità dell'astratto che costringe ad andare al di là della superficie.
Più interessanti dei dipinti, le formelle in terracotta. Quì la lattea superficie si solidifica come in un codex rivestito di lamine metalliche. La forma è chiusa, rassodata fino a farsi un grumo squadrato. Impenetrabile.
Alchemica di Roberto Floreani
Dal 30 giugno al 2 ottobre 2011
Gallarate, Museo MAGA, via De Magri 1
Orario: da martedì a domenica, dalle 9.30 alle 19.30
lunedì chiuso
Nel catalogo testi di Emma Zanella e Beatrice Buscaroli
Per maggiori info.: 0331.706011 www.museomaga.it