Due mostre, due omaggi a grandi nomi della storia dell'arte contemporanea. La prima è a Comabbio ed è dedicata a Lucio Fontana che proprio lì lavorò e si spense nel 1968.
In occasione dell'inaugurazione della Sala Mostre intitolata al padre dello Spazialismo, è stata allestita una mostra fotografica e documentaria dedicata all'artista con l'avvallo della Fondazione Lucio Fontana di Milano e il patrocinio della Regione Lombardia.
Oltre a interessanti documenti riguardanti l'attività dell'artista, a testimonianza delle numerose esposizioni allestite nei più importanti musei e gallerie d'arte del mondo, verranno esposti scatti fotografici di Gian Barbieri che ritraggono Lucio Fontana negli anni 1967/68 quando si trasferì da Milano a Comabbio e una serie di litografie donate dalla moglie Teresita Rasini al Comune di Comabbio.
Gian Barbieri, classe 1923, fotografa dal 1955 e le sue fotografie sono state esposte nelle più importanti mostre internazionali. Con le numerose fotografie scattate a Lucio Fontana a Comabbio dal 1967 al 1968, è testimone di quel periodo che l'artista trascorre a Comabbio prima della sua scomparsa.
Paolo Campiglio, in un articolo pubblicato sul "Taccuino d'arte 3" dedicato a Lucio Fontana, così definisce l'opera di Gian Barbieri: "…Sono scatti tutti ambientati nella nuova dimora di Fontana e nello studio. La serie del fotografo, che risiedeva nella vicina Sesto Calende ed era comune amico di Enrico Baj e di San Gregorio, ritrae l'artista in pose meditative o di allegra quiete, accentuando – in uno stile sintetico evidente nei coevi paesaggi e nei ritratti – le ambientazioni semplici, basate sui bianchi. Una fotografia che, nel solco di una ritrattistica neorealista, innesta una vena assoluta di bianchi, di evanescenze volte a cogliere l'anima del pittore".
Paolo Campiglio, in un articolo pubblicato sul "Taccuino d'arte 3" dedicato a Lucio Fontana, così definisce l'opera di Gian Barbieri: "…Sono scatti tutti ambientati nella nuova dimora di Fontana e nello studio. La serie del fotografo, che risiedeva nella vicina Sesto Calende ed era comune amico di Enrico Baj e di San Gregorio, ritrae l'artista in pose meditative o di allegra quiete, accentuando – in uno stile sintetico evidente nei coevi paesaggi e nei ritratti – le ambientazioni semplici, basate sui bianchi. Una fotografia che, nel solco di una ritrattistica neorealista, innesta una vena assoluta di bianchi, di evanescenze volte a cogliere l'anima del pittore".
La seconda mostra è alla biblioteca di Vergiate e tutta dedicata ad Enrico Baj, amico di Lucio Fontana e di Gian Barbieri.
Sia a Comabbio che a Vergiate sarà esposta la riproduzione dell'opera Composizione 1959 realizzata a 4 mani da Enrico Baj e Lucio Fontana
Info.
Lucio Fontana
Fino al 30 settembre
Comabbio, Sala Lucio Fontana.
Orari: sabato e domenica 10.00-12.00 e 17.00-19.00
Lucio Fontana
Fino al 30 settembre
Comabbio, Sala Lucio Fontana.
Orari: sabato e domenica 10.00-12.00 e 17.00-19.00
Enrico Baj
Fino al 30 settembre
Biblioteca di Vergiate, Piazza E. Baj, 16