Ottimismo – Si aprono spiragli per l'anno mondiale. In lenta evoluzione, il lavorio che sta cercando di portare a Varese qualche appuntamento espositivo in città nel periodo dei mondiali e nell'immediato seguito sembrerebbe ad uno sbocco positivo. Poco trapela dagli uffici di Palazzo Estense, se non un ottimismo che per una volta prende il posto di una certa rassegnazione fin qui manifestata.
Zona Cesarini – "Potrebbero esserci novità", ha confessato il primo cittadino, "abbiamo incontrato un consulente che ci ha fatto ottime proposte". Fontana, al solito, non si sbilancia sui contenuti, anche se annuncia che nei prossimi giorni ci sarà, auspicabilmente, l'ufficializzazione del tutto. Da intendersi che, anche a livello di disponibilità economiche, qualcosa si debba essere sbloccato. In arrivo in città, potrebbe arrivare un po' di ossigeno. Non cifre considerevoli, quanto basta per non rimanere all'asciutto e salvarsi in corner.
Altri scenari – Definitivamente archiviata la pratica della pittura russa, incagliatisi i progetti presentati a suo tempo dal consulente per il Ministero dei Beni Culturali Mario Del Bello, sono altri gli scenari su cui l'amministrazione si muoverà, come lo stesso Fontana ci aveva sommessamente indicato. Per il momento, a coprire uno sconfortante buco di programmazione, a poche mesi, ormai quasi settimane, dall'estate dei mondiali, di sicuro rimane la mostra in Villa Baragiola, dedicata alla bicicletta a cura di Serena Contini.