Panoramica sui modelli – Sono previste per martedì 10 e mercoledì 11 giugno 2008 le giornate di studio sul tema: "L'utilizzo di modelli seriali nella produzione figurativa lombarda nell'età di Mantegna". Nella giornata del 10 giugno, introdotta da Claudio Salsi, interverranno Marco Collareta (Per uno studio dei modelli seriali), Pierluigi Mulas (Schemi impaginativi e apparato iconografico dell'Offiziolo Borromeo: le fonti e la loro fortuna nella miniatura milanese), Vito Zani (Un ciclo marmoreo pavese degli anni '80 del Quattrocento), Giovanni Maria Fara (Albrecht Durer in Lombardia nell'età del Mantegna), Giorgio Marini (Mantegna, l'incisione e alcuni casi di diffusione di suoi modelli attraverso le stampe), Claudio Salsi e Silvia Bianchi (L'incisione lombarda tra Quattro e Cinquecento: una sommaria panoramica relativa agli studi e ad alcune testimonianze di scambi con altri ambiti artistici), Laura Aldovini (Le stampe come cartoni: ipotesi sulla Prevedari), Valentina Catalucci (La fortuna del "Bel Martino" in Lombardia), Cristina Quattrini (Modelli ricorrenti nella miniatura milanese e pavese del Rinascimento), Silvia Urbini (Invenzioni e derivazioni nei libri illustrati milanesi del Rinascimento).
Sondaggi territoriali e inedite scoperte – Gli interventi dei relatori delle giornate di studio tracceranno alcune delle tappe più significative di quest'arte così varia e complessa che, nel corso dei secoli, ha sempre interagito, a livello di modelli iconografici, con altre forme artistiche. La seconda giornata del convegno vedrà gli interventi di Maria Grazia Albertini Ottolenghi (Cantieri foppeschi e bergognoneschi: pitture murali e su tavola), Francesco Rossi (Le placchette come modelli delle botteghe lombarde del Quattrocento: fasi cronologiche e problemi di metodo), Marco Collareta (I nielli di Maso Finiguerra e l'arte lombarda del Rinascimento), Davide Gasparotto (Episodi della fortuna delle placchette del Moderno in Lombardia), Emanuela Daffra (La circolazione dei modelli incisi. Avvio di un sondaggio territoriale), Sandrina Bandera (L'antico come produzione seriale in Agostino De Fondulis), Cinzia Piglione (L'uso di placchette e incisioni nell'oreficeria del primo Cinquecento: il caso della bottega delle Croci a Brescia), Susanna Zanuso (Medaglie e placchette nel ciborio della chiesa di S. Maurizio a Ponte in Valtellina), Silvio Leydi (Modelli per armi del Cinquecento lombardo: lo scudo della Medusa), Annalisa Zanni (Fortuna delle "arti industriali" nel collezionismo dell'Ottocento).