Milano – Il legame di amicizia e stima reciproca tra Giosetta Fioroni e la Galleria Oggetto, rinominata in seguito Studio d’Arte Cannaviello, inizia alla fine degli anni ’60 quando nella collettiva inaugurale viene inclusa la giovane artista che con Schifano, Angeli e Tano Festa componeva il gruppo della “Scuola di Piazza del Popolo” a Roma quale risposta italiana alla Pop Art statunitense.
Tale premessa dava vita nel 1972 alla storica personale “A nove anni”.
A ricordare quel periodo concorrono ora, nella galleria milanese, venti opere tra carte e tele di piccolo e medio formato, definite da Goffredo Parise, compagno dio vita dell’artista, “Argenti: diapositive di sentimenti”.
Si scorgono, nei lavori in mostra, frammenti di ricordi, spazi dipanati dalla stratificazione del tempo, appunti messi ai bordi dei quadri come promemoria.
Di un luogo rimangono pochi frammenti architettonici, mentre una piazza appare esclusivamente definita dal suo nome.
Per Giosetta Fioroni lo spazio della memoria risulta essere quello della tela e in tale luogo compaiono fisionomie di persone còlte nella loro essenzialità figurativa, quasi una rapina dello sguardo sino a fare assumere all’oggettività reale la fragilità del sogno e questo pur di non essere dimenticato pronto ad imporre la propria volontà al mondo reale.
Una seconda mostra, prevista per settembre definirà il percorso creativo espresso dall’artista romana e con essa la stretta appartenenza con lo Studio d’Arte Cannaviello.
Milano – Giosetta Fioroni – Studio d’Arte Cannaviello, Piazzetta Bossi 4. Fino al 30 aprile. Orari: martedì sabato 11-19
Mauro Bianchini