Francesca Magro (Bergamo 1958) vive e lavora a Arese. Ma oggi torna ad Urbino, non nelle vesti di allieva – ha frequentato sotto la guida di Renato Bruscaglia i Corsi Internazionali di Calcografia negli anni '80 – ma in occasione della sua mostra personale di incisioni dal titolo "Incarnazione del segno", coordinata da Silvia Cuppini, in corso presso Palazzo Bonaventura Odasi e accompagnata da un volume edito da Silvana Editoriale.
Il catalogo, in particolare, attraverso una serie di prestigiosi interventi, uniti a riproduzioni di alcune significative opere dell'artista, percorre il dettato creativo e l'assunto della ricerca compiuta da Francesca Magro durante il biennio 2011-2012.
A prima vista, fra i pregi del libro "Incarnazione del segno" v'è la maneggiabilità, la scelta dell'opera in copertina e, in apertura, la sobria eleganza grafica.
Scritto a più mani, il testo analizza i momenti fondanti dell'impianto concettuale che ha sorretto la ricerca artistica di Francesca Magro.
Giancarlo Ricci analizza l'origine del segno per arrivare alla "danza" fra quest'ultimo e il colore presente nelle incisioni.
Del rapporto fra tensione corporea e realtà oggettiva, scrive Roberto Travaglini, definendo i lavori di Francesca Magro, scenari surreali e immaginifici, risolti da una grafia frenetica e vorticosa.
Florinda Cambria, titola il suo intervento "Incidere il corpo segnare la carne", interrogandosi sulla materia di cui è costituito il corpo e la sua potenziale motricità suggerita dalla "Immediatezza della invenzione cromatica".
La formazione accademica e culturale della Magro è scandita da Luca Nicoletti che analizza le pratiche di lavoro, spaziando fra pittura, disegno e incisione.
Andrea Angelucci, nella veste di fotografo, dichiara il suo stupore nel constatare l'abilità d'esecuzione dell'artista, mentre Francesco Tadini la immagina nelle vesti di "inviata speciale", in missione alla scoperta dei mondi da lei stessa creati.
A chiudere il volume concorrono una serie di incisioni, alcune presenti anche in mostra, dove i corpi disarticolati con le membra connesse da moduli meccanici, deambulano in spazi percorsi da forme geometriche e da vibranti cromie segniche a definire un mondo altro, dove emerge la sorprendente visionarietà dell'artista.
Mostra di Francesca Magro
"Incarnazione del segno". Incisioni
Urbino – Palazzo Bonaventura Odasi, Via Valerio 1
Fino all'8 maggio
Orari: da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 11.30
sabato-domenica dalle 10.00 alle 18.00
chiuso martedì