palco-de-teatro-2.jpgLa matrice che genera la parola “cultura” è un verbo latino, còlere, che significa innanzitutto coltivare, anche nel senso figurato di avere cura, trattare con attenzione o con riguardo, quindi onorare; per estensione, già che per coltivare bisogna stare in un luogo e perciò avere una qualche forma di stanzialità, significa anche abitare. Da qui prendono vita parole importanti per il nostro lessico contemporaneo, come: agricoltura, culto, colono, inquilino, oltre a coltivare e cultura.

 

E a proposito di campi arati e curati, ci torna in mente la polemica innescata sui cosiddetti "Orticelli della cultura" in quel di Varese. "Per tutta risposta, io propongo per l’edizione 2013 del Festival Teatro & Territorio, il titolo "Al Teatro dei Giardinieri", in dedica a Karl Valentin, pseudonimo di Valentin Ludwig Fey (Monaco di Baviera, 4 giugno 1882 – Planegg, 9 febbraio 1948), cabarettista, attore teatrale e produttore cinematografico tedesco, che ha avuto un’influenza significativa sulla cultura tedesca al tempo della Repubblica di Weimar".

 

Il richiamo di Paolo Franzato è forte e chiaro: "Il Festival raggiunge quest’anno quota 18. Siamo diventati maggiorenni – sorride – anche se il nostro lavoro affonda le proprie radici ben oltre vent’anni fa. Il programma della manifestazione, che arriva fino al 23 giugno, è molto ricco: si va dall’omaggio a Woody Allen alle tante iniziative pensate da e per i più piccoli, dalle contaminazioni tra drammaturgia e musica sino all’affondo dedicato all’improvvisazione, veicolo artistico, creativo ed espressivo per eccellenza".

 

E ora la chiacchierata si amplia: "La cultura che ha il suo Franzato.jpgfondamento teleologico nel culto porta a crescere, a elevare; come il culto, con il quale condivide la stessa radice, si esprime come atto simbolico e pienamente antropologico e perciò tende ponti fra le persone e tra i mondi; non si occupa di cose inutili, non gioca allo specchio, piuttosto, trova il suo compimento in cosa o in chi ne è destinatario. Noi cerchiamo e abbiamo la collaborazione con molte e diversificate realtà e attori culturali del territorio, a cominciare dalle scuole. Per fare cultura non basta la passione. Occorrono preparazione, studio e professionalità. E tutto questo si acquisisce – maturando – con gli anni. Ecco perchè crediamo che, dando continuità alle iniziative, si può intraprendere qualche cosa di davvero costruttivo, intelligente e sensato. Quando si parla di cultura, occorre una certa cognizione di causa, una notevole dose di avvedutezza, bisogna conoscere nomi, fatti, giudizi e cose concrete.

Il lavoro dell’attore nel Teatro contemporaneo si basa sullo studio di metodi e di sperimentazione. Ma anche sullo studio teorico e pratico dei principi della Pedagogia Teatrale e dell’Antropologia Teatrale. Il lavoro su se stessi, sul gruppo, sulle relazioni sceniche, sulla Persona, sull’Attore e sul Personaggio sono fondamentali, per un Teatro dove non si impara a recitare, ma si cerca di Essere. A noi piace lavorare così".

 

 

 

Clara Castaldo

 

 

 

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Arte, cultura, competenza e crescita professionale. La rassegna avrà inizio sabato, con un programma che include 13 appuntamenti. Paolo Franzato, Direttore del festival "Teatro & Territorio – XVIII edizione", risponde alle domande di Artevarese. VIDEO