La conferenza con Ruth Ann FredenthalLa conferenza con Ruth Ann Fredenthal

A tu x tu con l'artista – "Un'occasione per comprendere l'arte amata e riunita dal conte Panza, attraverso il dialogo diretto con gli artisti". Così Laura Mattioli Rossi e Anna Bernardini hanno presentato Ruth Ann Fredenthal, l'autrice americana vicina al cromatismo astratto che si è raccontata a cuore aperto al pubblico presente; dagli esordi artistici in tenera età, tra soggetti presi direttamente dalla natura e rimandi ai grandi del Rinascimento italiano, fino alla maturità vissuta a contatto con i protagonisti della contemporaneità newyorkese.

Dal racconto diretto della pittrice é emersa anche la grande differenza che separa la sua produzione da quella minimalista e monocromatica. "La mia – ha spiegato la Fredenthal – è un'espressione contemporanea radicale ma lontana dall'intellettualismo freddo dei Concettuali o dei Minimalisti. I dipinti che ho realizzato nel mio percorso artistico e biografico hanno una struttura resistente, proporzioni e calore umani. Ho sempre voluto che la mia arte avesse tra i suoi ingredienti l'aspetto fisico, emozionale ed intellettuale: un'unione tra corpo e spirito, senza tirarsi fuori dalle emozioni".

Con le dovute distinzioni – "Mi sembra che non sia

Le opere della Fredenthal in Villa PanzaLe opere della Fredenthal in Villa Panza

corretto definire l'arte della Fredenthal vero "monocromo" – ha sottolineato Laura Mattioli – giacché le sue opere sono composte da diverse parti di colore, da impercettibili linee curve che animano la superficie. Grande è l'influsso dei maestri del Rinascimento europeo come Raffaello, Piero della Francesca e Hans Memling. La tecnica (condotta rigorosamente a pennello, con stesure successive di acrilico e di colore ad olio) è frutto di un'alta concentrazione; la perfezione è il traguardo di un lungo percorso. Qualche affinità, pur con le dovute distanze, si intravvede con Morandi: anche lui quasi un "funambolo" tra perfezione tecnica e riflessione personale".

Il ricordo del conte – In chiusura di conferenza, la Fredenthal, rispondendo ad una domanda della Bernardini, ha ricordato i coniugi Panza che, per primi hanno saputo apprezzare e comprendere la sua arte. "Li ricordo vicini e stretti per mano davanti alle mie opere e Giovanna esclamare: "Che meraviglia!". Così ho conosciuto tutta la famiglia".
Domenica 26 settembre alle ore 17.00 avrà luogo un altro speciale appuntamento con un grande protagonista della Collezione Panza: Stuart Arends.