Morte improvvisa – È stato un edema polmonare a colpire improvvisamente l'artista Gian Carlo Botta, stabilitosi da qualche anno a Gallarate, dopo aver trascorso molto tempo in Francia.
Il progressivo indebolimento dovuto ad un trapianto lo aveva, infatti, rallentato nella sua attività artistica e costretto a tornare nel suo Paese natale.
Una vita dedicata all'arte – Pintoretto – come voleva essere chiamato Gian Carlo Botta – era famoso per aver preso parte attivamente alla corrente figurativa moderna, con i suoi rinomati nudi femminili e gli animali, in particolare i cavalli, ritratti secondo molteplici sfaccettature.
Nella sua intensa vita non si dedicò solamente alla pittura, ma anche alla scultura e al mosaico, mezzi espressivi con cui ottenne opere d'arte che hanno girato i musei di Parigi, New York e di tutta Italia. Ma il suo successo non lo allontanò mai dalla sua arte, per la quale rinunciò anche a notevoli fortune.
Pintoretto e Gallarate – A piangerlo, accanto ai suoi cari, si stringe tutta Gallarate, fortemente legata all'artista: in via Puricelli infatti, il Pintoretto aveva aperto il suo storico studio e alla Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate collaborò personalmente in veste di membro della Commissione artistica del Premio, diventando così testimonianza di un uomo che visse la sua esistenza per creare arte e per trasmetterne a tutti il valore, con quella passione e determinazione che non l'hanno mai abbandonato, fino all'ultimo istante.