Milano – Una storia lunga cinque anni quella della Galleria Multipli di Giorgio Persano, che va dai primi anni settanta sino alla metà dello stesso quinquennio.
Dopo l’esposizione alla Galleria Spruth Marges a Berlino, ora Arte Povera e “Multipli”, Torino 1970 – 1975″ è accolta presso l’ICA (Istituto Contemporaneo per le Arti) di Milano per la cura di Elena Re, alla quale va riconosciuto il merito di avere contribuito alla valorizzazione internazionale dell’opera di Luigi Ghirri.
La mostra ha il pregio di documentare i percorsi espositivi delle gallerie italiane le cui scelte, dagli anni Cinquanta ad oggi, hanno definito storicamente i caratteri fondanti dell’arte contemporanea del nostro paese.
Nello specifico l’esposizione in corso presso l’ICA propone fotografie, libri, riviste, testi critici, schede illustrative, locandine e inviti che oltre a comporre la storia della galleria torinese, mette in luce le distinte personalità della corrente artistica teorizzata da Germano Celant come Arte Povera, nella quale confluirono artisti come Gilberto Zorio, Marco Gastini, Giusepe Penone, Giorgio Griffa, Michelangelo Pistoletto, solo per citarne alcuni.
Il loro operato si fondava sull’uso di materiali, non strettamente legati alla tradizione dell’arte, quali legno, carte di varia foggia e natura, brandelli di stoffa, paglia, terra e altri ancora, con processi creativi il cui fine era riscoprire le forze profonde dell’immaginazione nobilitando oggetti di scarto, di uso quotidiano e comunemente percepiti come stereotipi del consumismo.
Arte Povera e “Multipli”, Torino 1970-1975 – ICA Via Orobia 26.
Fino al 2 febbraio.
Orario: giovedì-domenica 11-19. Ingresso libero
Mauro Bianchini