Forse non tutti sanno che negli anni ’60 del Novecento in via Santa Marta c’era un’osteria, che oggi non esiste più, che prevedeva un menù studiato appositamente per le prostitute attive nel quartiere. Oggi il volto di questa via centralissima – poco distante da via Torino – è totalmente cambiato. Se consideriamo, infatti, soltanto via Santa Marta, la sua tangente via San Maurilio e via Nerino possiamo contare ben 13 gallerie d’arte, molto rinomate e con un’intensa attività espositiva.

Il 30 novembre le gallerie milanesi aderenti all’iniziativa Gallerie Aperte e anche alcune boutique del distretto 5VIE hanno deciso un’apertura serale straordinaria. L’evento è stato sostenuto dall’Associazione Puglia in Rosé, che ha proposto degustazioni di vini rosati pugliesi ai visitatori delle gallerie.

Quest’edizione zero dell’evento ha riscosso un buon successo di pubblico e ha presentato alcune mostre interessanti. Ricordiamo almeno Oltre il mito, personale di Francesco Triglia inaugurata all’Alson Gallery lo scorso 17 ottobre, che ripercorre la carriera immaginata già nelle aule del Liceo Artistico di Reggio Calabria, dove è nato nel 1951. Nel 1970, lo scultore si trasferisce a Milano per seguire le lezioni di Alik Cavaliere presso l’Accademia di Brera e, terminati gli studi, inizia l’attività artistica. Sperimenta diversi materiali, in particolare il bronzo, nella classica tecnica della fusione a cera persa, con cui realizza sculture raffiguranti personaggi mitologici e fantasiosi. Anche il marmo di Carrara viene indagato da Triglia che lo adopera nella tecnica della scultura a levare, tipica del Rinascimento italiano. Le opere dello scultore, lucide e possenti, dialogano con le pareti bianche della sala dell’Alson Gallery che le ospita. Il visitatore entra in una dimensione ovattata attirato da questi personaggi incantatori, come L’Etoille o la Sirena con Piramide.

Di spessore anche la mostra Il Paradiso? Un libro di Meri Gorni, allestita alla Nuova Galleria Morone di Via Nerino, 3. Suggestiva questa esposizione in cui viene ricostruita una stanza popolata da installazioni, composte tramite un sapiente montaggio di frammenti visivi e verbali, e dai libri d’artista della Gorni. Laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Milano, vive e lavora a Paderno Dugnano. Le sue opere (video, libri, fotografia, disegno, installazione, performance) sono da sempre legate al mondo della parola.

Speriamo che quella che si è appena conclusa sia solo la prima edizione di Gallerie Aperte, iniziativa ideata dal progetto 5VIE Art+Design che, inaugurato nel2014, ha riscontrato un forte interesse non solo da parte del pubblico ma anche da parte della stampa nazionale ed internazionale. Le 5 vie (Via Santa Marta, Via Santa Maria Podone, Via Santa Maria Fulcorina, Via Bocchetto, Via del Bollo), importante fulcro di scambi fin dall’epoca romana, sono sempre di più un circuito artistico-culturale.

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Eleonora Manzo