La presentazione – Il parto è stato lungo e non del tutto concluso. Ma l'iter è a buon punto. Lo statuto della fondazione destinata a reggere le sorti della futura Gam è stato presentato nel corso di una plenaria commissione cultura a Gallarate. Sede per salutare in prima istanza l'ormai raggiunto livello di consolidamento e di quasi autosufficienza della Fondazione Culturale Gallarate 1860, ormai prossima a uscire dalla fase dello start up e involarsi verso la quasi totale autogestione. Ed è proprio alla luce di questi buoni auspici che, tra le ipotesi sul tavolo, l'amministrazione ha valutato opportuno dar seguito ad una creatura affine nel suo ordinamento giuridico; nella prospettiva certo non facile ma percorribile di un uguale affrancamento.
Privati generosi cercasi – Intitolata al fondatore – "Fondazione Galleria d'arte moderna e contemporanea Silvio Zanella della città di Gallarate", il nome completo – il nuovo soggetto stipulerà un contratto di servizio con l'amministrazione pubblica; si occuperà in toto della gestione dell'immobile, dei servizi e soprattutto della sua programmazione culturale ed espositiva; i costi correnti rimarranno a carico dell'amministrazione; la nuova fondazione sarà invece responsabile dei costi del personale. Agile la struttura prevista: un presidente, sul cui nome non è stata data indicazione alcuna ufficialmente,
nominato del sindaco, e due consiglieri d'amministrazione; due ulteriori poltrone potrebbero essere riservate ad eventuali privati, che si dovessero segnalare per contributi in termini economici particolarmente significativi. "Si parla di cifre pari o superiori al 20% delle spese correnti", specifica l'assessore Fassa, tra i più accurati artefici dell'architettura statutaria.
Comitato ristretto – Agile anche il modello individuato per il comitato tecnico-scientifico: ad affiancare l'assessore alla cultura che lo presiederà, saranno il direttore della Gam e fino ad un massimo di due consulenti, per statuto, di alto profilo, in grado di contribuire ad accrescere il peso e il nome del museo. La nuova Fondazione dovrebbe partire quanto meno con un fondo di dotazione di 500.000 euro, la cifra cui ammonta la recente variazione di bilancio garantita dall'amministrazione. Ovvio, che si cerchi e non da ora, di allargare l'orizzonte anche in questo senso.
Modello americano – "Quello che mi preme sottolineare – continua Fassa – è l'assoluta continuità tra l'attuale gestione diretta del museo e l'attività della futura fondazione. Nel campo delle scelte, soprattutto. La fondazione si troverà ad operare con un programma triennale messo a punto proprio in queste ultime ore dallo staff della Gam, un programma ottimo, con molte sorprese, in grado, questo il mio auspicio, di attirare
sostegni e risorse anche dall'esterno". La Fondazione, in questo senso, sarà dotata di una certa flessibilità, anche nel recepire gli investimenti: all'americana, potranno essere capitalizzati e in parte destinati ad un migliore funzionamento di tutto il meccanismo.
Il museo tutelato – Parole di soddisfazione vengono dal primo cittadino Nicola Mucci: "E' già importante essere arrivati fin qui, concepire e proporre questo progetto di statuto che auspico possa venire presto arricchito da contributi a livello istituzionale, da altre fondazioni e da privati", si augura il sindaco, lasciando intendere che contatti in questo senso sono già avviati. L'attesa adesso è rivolta alla seconda settimana di luglio quando la bozza verrà ripresentata in commissione per gli eventuali accorgimenti da parte dei membri della commissione. Se tutto procede come l'amministrazione si augura, i passaggi dovrebbero condurre all'approvazione del consiglio comunale a settembre per permettere alla nuova fondazione di camminare con le sue gambe fin dal primo autunno. "E' uno statuto buono, ben studiato, un punto di partenza che mi sembra tuteli la storia del museo, come patrimonio cittadino, ma anche le sue prospettive future", è il primo commento della direttrice Emma Zanella. confermata alla guida tecnica della Civica Galleria.