Venezia – Anche i materiali ritenuti freddi in quanto di uso industriale possono avere un’anima, o meglio possono averla se a farla emergere è una artista della sensibilità di Niamh O’ Malley che con “Gather” rappresenta l’Irlanda alla 59° Biennale di Venezia, sorretta dalla curatela di Temple Bar Gallery + Studios Curatorial Team, in uno dei suggestivi spazi dell’Arsenale.
E’ il misurato respiro di una presa d’aria a definire la cadenza dell’intero impianto espositivo dove le sculture composte da differenti parti metalliche e frammenti di vetro, con la loro immobilità conferiscono compiutezza al lavoro dell’artista irlandese.
Quel respiro emesso dalla presa d’aria tende ad instillare nel visitatore l’idea aristotelica di “Motore immobile” indicando la causa prima che muove le cose attorno a sé.
A definire l’aurea di sospensione temporale è un ventaglio di vetro sul quale riposano alcune foglie.
La loro immobilità è raggiungibile solo con lo sguardo e nell’osservarle si scorge come unendole con un tratto immaginario si arriva a comporre una percorrenza unica e irripetibile a fronte di qualsiasi visitatore.
I differenti materiali usati da Niamh O’ Malley contraddistinguono di volta in volta l’assolutezza delle sculture conferendo ad ognuna una distinta e irrinunciabile funzione. In tale misura le lamiere posate a terra dicono di una precisa connotazione della forma nell’orizzontalità dello spazio, mentre altre che si elevano verso l’alto paiono volere imporre la loro articolata verticalità.
E procedendo nel percorso espositivo, l’idea di sosta appare insita nelle due sagome appese ad una parete da un unico sostegno in un silenzio statico teso mettere in risalto le distinte formali essenzialità.
Niamh O’ Malley – “Gather” – Venezia – Arsenale, Fondamenta di Fronte Castello 30122. Fino al 27 novembre. Orario: martedì-domenica 11-18
Mauro Bianchini