Prendere in mano la situazione – L'immobile ha già i suoi anni e li dimostra tutti. Parliamo del vecchio palazzo comunale di Gazzada, per il quale, l'amministrazione attuale ha emesso un bando per cercare un progetto di riqualificazione dello stabile e della relativa piazza. Raggiungiamo telefonicamente l'architetto Stefano Ferrari, responsabile del procedimento e referente per il bando concorsuale che ci conferma: "La sede del Comune, dall'ottobre del 2005, è stata trasferita nella Villa De Strens, in via Matteotti. L'immobile dell'ex Comune è stato dichiarato di interesse storico dalla Soprintendenza e conseguentemente sottoposto a vincolo. Realizzato nel 1937 come sede della Gioventù Italiana del Littorio (G.I.L.) è stato successivamente adibito a sede municipale e, a tal scopo, sopraelevato di un piano. L'aspetto architettonico, pur senza dimostrare una particolare ricercatezza nelle soluzioni formali o materiche, appare comunque improntato ad un sobrio decoro che allude alla monumentalità tipica degli edifici pubblici degli anni Trenta".
Al primo posto la fruizione pubblica – Oggi l'architettura
abbandonata ha bisogno di un restauro che ne permetta il recupero delle caratteristiche formali, dell'articolazione volumetrica (che comprende una terrazza-basamento) e decorativa. Il complesso è infatti animato da un semplice motivo ad arcate cieche, da cornici che legano le finestre del primo piano, da un ingresso evidenziato da una sorta di portale a doppia altezza (e relativo balcone semicircolare) e dall'enfatica scalinata assiale antistante che istituisce un significativo rapporto urbano con piazza Galvaligi e con il monumento ai Caduti posto al centro di essa. Il bando per il progetto dunque richiede il rispetto di queste caratteristiche estetiche. "La fruizione – prosegue l'architetto Ferrari – sarà totalmente pubblica. L'edificio sarà destinato ad ospitare un Centro Diurno Integrato per anziani con spazi aggiuntivi aperti alla popolazione e destinati ad attività ricreative. L'edificio, inoltre, dovrà essere il più possibile autonomo dal punto di vista energetico con opportuno isolamento termico, sistemi solari per la produzione di elettricità e riscaldamento".
La riqualificazione della piazza Galvaligi, passerà attraverso il progetto di ridefinizione degli elementi di arredo e delle attrezzature urbane adatte alle zone pedonali e compatibili con i caratteri tipologici, ambientali, coloristici dell'intorno. Questo al fine di favorirne le caratteristiche di luogo di incontro, di aggregazione sociale e di spettacolo, riconoscendole il ruolo di "trait d'union" nella struttura cittadina e valorizzando l'identità di spazio pubblico, le qualità urbane e le valenze storiche presenti. Come a dire: restauro sì, ma partendo dall'agorà. Il riposizionamento dell'attuale Monumento ai Caduti richiederà invece il mantenimento del gruppo bronzeo ed eventualmente un nuovo basamento.
Non ultime, nelle richieste del bando, la ridefinizione del sistema di illuminazione, la sistemazione di una porzione di viabilità e la generale revisione del sistema verde, inserendo nel contesto della piazza anche l'ambito parrocchiale adiacente, attraverso l'inclusione del sagrato della chiesa nel 'sistema-piazza' e attraverso lo studio di un collegamento visuale ed effettivo tra la piazza e la sala polivalente/teatro situata nel piano seminterrato della chiesa stessa. Per quanto riguarda i fondi per pagare l'opera, va aggiunto che per il primo lotto sono già stati accantonati 450 mila euro.
La presentazione del progetto deve essere fatta entro il 5 luglio del 2010 e il verdetto della giuria dovrà esprimersi l'11 settembre. Al bando possono partecipare sia i liberi professionisti sia le società e i consorzi. Responsabile del procedimento: arch. Stefano Ferrari, Ufficio tecnico del Comune di Gazzada.