Nudo seduto in gialloNudo seduto in giallo

Spirito ragazzinoGianfranco Brusegan ha 72 anni, ma sembra un ragazzino: affronta la vita e l'arte con la freschezza di un giovane. E' terminata da poco la mostra che l'ha visto esporre in prima persona nel foyer del Teatro di Somma Lombardo domenica scorsa, ed è già pronto per nuovi eventi e manifestazioni. Nel frattempo cura il suo blog su Internet e continua ad insegnare pittura presso il gruppo di artisti "Amici di Legnano", dove ha modo di proseguire quella che è stata l'attività di una vita: insegnante di educazione artistica in diverse scuole dell'Italia settentrionale.

A lungo itinerante – L'esistenza di Brusegan, figlio di genitori padovani, è stata segnata da frequenti spostamenti in numerose città del Nord, specie in giovane età, per motivi familiari e di lavoro. Nato a San Pellegrino Terme (Bergamo), si è presto trasferito in provincia di Novara, nuovamente nei pressi di Bergamo, quindi a Castelvetro di Modena, a Legnaro di Padova nella casa del nonno materno, il pittore Domenico Capuzzo, nella provincia di Vicenza ed infine a Legnano dove tuttora risiede. Ad ogni spostamento corrispondono incontri di persone ed occasioni, fonti crescita artistica per questo autore.

Ricordi di un voltoRicordi di un volto

Incontri cruciali – Bergamo rappresenta l'inizio della sua educazione: frequenta l'Accademia "Carrara" di Belle Arti, avendo come maestri Achille Funi, Erminio Maffioletti, Marchetti e Trento Longaretti. Bologna è il luogo in cui consegue la maturità al Liceo Artistico, dove partecipa a concorsi e collettive di pittura, dove insegna disegno in uno studio privato con i professori Pancaldi e Marri. Ma anche il luogo in cui collabora con Paul Film nell'animazione e scenografia di cartoni animati per la RAI (Carosello). Mentre Modena è la città in cui incontra Elpidio Bertoli, il pittore cui per sempre dovrà la sicurezza tecnica e la tendenza realista della sua arte. Nel 1964, anno del suo matrimonio, inizia la sua indipendenza dalla famiglia, prendendo residenza a Cogollo del Cengio (VI), da dove ha inizio la serie di nuovi incontri che segneranno tutta la sua carriera: quella con gli studenti delle scuole presso cui ha tenuto corsi di educazione artistica e storia dell'arte. Attività proseguita con gli allievi di alcune scuole medie superiori di Rho, Parabiago e Legnano, ma anche presso l'Università degli Anziani della sua attuale città.

L'amore per la realtà – Quando si osservano le sue numerosissime opere, delle quali la casa di Legnano e gli album sono colmi, salta all'occhio la grande versatilità dell'autore che è in primis pittore, ma è anche sapiente disegnatore, decoratore, mosaicista e affreschista. Un artista completo che si riconosce soprattutto nell'atto di fede al dato reale, alla figurazione, declinati nella più assoluta oggettività, quella che meglio esprime ciò che l'artista sente nel momento in cui vive l'esperienza del mondo, dell'uomo, delle cose, della natura, di Dio. Nei colori delle nature morte, dei paesaggi, fiori, composizioni sacre e profane, degli studi di corpi nudi che dipinge traspare un senso di serenità e di armonia, e nelle forme risalta lo studio impegnato del chiaroscuro, che fanno di lui un artista profondamente legato ai grandi maestri del "realismo europeo".