Cairate – Seguo Alessandro Ubezio da anni e ogni volta che mi accosto ai suoi lavori l’emozione si rinnova in un gioco di rimandi e suggestioni artistiche che ci trascinano in un vortice di sensazioni e collocano in una dimensione poetica extratemporale. Così anche visitando la mostra Giochi d’artificio in corso al Monastero Santa Maria Assunta.
Ogni singolo pezzo che esce dalle sue mani ha la capacità, oltre che di creare meraviglia, di suscitare memoria, liberare i ricordi dai loro nascondigli più segreti, spezzando la dicotomia tra presente e passato e rendendo il tempo un unicum in cui perdersi. Ogni abito, ogni accessorio ci conduce inevitabilmente all’interno di un universo, tessuto con i fili della storia e intrecciato alle sue vicende. E ciascun universo si manifesta e si dispiega nei particolari curatissimi delle ricostruzioni di Ubezio, facendoci viaggiare a ritroso nel tempo come su una grande scacchiera, simile a quella immaginata per presentare alcune delle opere esposte nella sala numero tre del percorso.
Tra luci e ombre. Tra bianco e nero. Bianco e nero che troviamo anche nel Petit Cinema, dove delicate e ineffabili presenze fluttuano a mezz’aria, mentre immagini d’epoca proiettate su un telo bianco ripropongono modi e modelli d’altri tempi, creando tra loro, all’interno della stanza, una insolita, ipnotica, magica danza. Un’atmosfera che prepara all’ultimo allestimento dove una selezione di scatti del fotografo Pietro Baroni, realizzati in una vecchia camiceria e che hanno per protagonisti gli abiti di Ubezio, ci restituisce una dimensione onirica, sospesa tra realtà e fantasia tutta rinchiusa nel dialogo tra oggetti d’arte reali e gli stessi oggetti decontestualizzati e cristallizzati nell’immagine stampata.
La mostra Giochi d’artificio sarà visitabile fino a domenica 12 giugno nei seguenti orari: sabato: 14.30-18.30; domenica: 10 – 12 / 14.30 -18.30.
Cenni biografici
Alessandro Ubezio è nato a Busto Arsizio nel 1978. Diplomato in scenografia all’Accademia di Belle Arti, lavora per una importante azienda di moda italiana. E’ durante gli anni accademici che, sotto la guida della costumista e scenografa Luisa Spinelli, nasce la sua passione per la storia del costume. Il suo studio ha l’obiettivo di ricreare manufatti che possono ricordare nella foggia e nell’usura gli abiti autentici senza debordare nel teatrale o nel vistosamente artefatto.
Pietro Baroni, nasce a Milano nel 1977. Laureato in scienze naturali, intraprende il percorso di fotografo come osservatore di mondi nuovi da esplorare. Esplora questioni sociali legate alla discriminazione di genere nella nostra società. Lavora usando fotografia, video, installazioni e mixed media.
M. Giovanna Massironi