Il primato – Risultato eccezionale per la stagione teatrale 2007/2008 del Teatro Giuditta Pasta di Saronno.
E non sono solo i numeri stilati nel bilancio di fine stagione a dirlo, ma un dato ancora più interessante: il numero di marzo del “Giornale dello spettacolo”, organo ufficiale dell’AGIS, ha pubblicato la nuova classifica dei teatri più frequentati in Italia quest’anno e il Giuditta Pasta risulta essere la prima sala per numero di spettatori tra quelle delle città non capoluogo in Lombardia.
Sono soddisfazioni – "Scorrendo la classifica – afferma Sergio Giacometti, presidente del Teatro Giuditta Pasta – si possono rilevare altri dati interessanti e forse inaspettati. Il Giuditta Pasta occupa una posizione più alta rispetto a molti dei più noti teatri della penisola: supera il Piccolo Eliseo e l’Argentina di Roma; il Libero, la Sala Fontana e il Litta di Milano. Ha quasi il triplo degli spettatori rispetto all’Apollonio di Varese, al C.R.T. di Milano, al Galleria di Legnano. Ha un pubblico di oltre sette volte superiore a quello del Delle Arti di Gallarate, del Manzoni di Busto Arsizio e del Sociale di Como. Tali risultati sono la cartina di tornasole di una crescita nell’afflusso del pubblico già registrata con soddisfazione dallo staff del teatro".
Al terzo posto – Ma non finisce qui: un numero successivo dello stesso giornale (21 marzo 2008) ha pubblicato nuove classifiche relative all’andamento generale del teatro italiano.
E dai dati pubblicati emergono nuovi risultati positivi. "Nella classifica nazionale delle città con maggior numero di spettatori Saronno ottiene il terzo posto tra quelle con una sola sala teatrale, dopo Palermo e Imola – spiega il presidente -. Rapportando il numero degli spettatori al numero delle sale teatrali presenti in ogni città, calcolando dunque la media di presenze per singolo teatro, Saronno rientra nella top-ten, al nono posto, superata solo da capoluoghi di comprovata vocazione teatrale, ovvero: Milano, Roma, Napoli, Firenze, Torino, Trieste, Palermo e dal caso unico di Imola (sola città non capoluogo a fare in questo caso meglio del paese dell’amaretto)".
Qualche esempio – "Per fare qualche esempio – conclude Giacometti – sono di più gli spettatori che frequentano l’unica sala saronnese rispetto a quelli raccolti dai 6 teatri di Parma, dai 4 di Monza, dai 6 di Pisa, dai 4 di Trento, dai 3 di Gallarate". Passando invece al bilancio strettamente inerente al cartellone del teatro saronnese, occorre dire che i titolo in programmazione hanno ottenuto ottimi riscontri, e forse questo spiega in parte le ragioni di una tale affluenza. E’ il caso di “Sei brillanti. Giornaliste Novecento” di Paolo Poli, all’8° posto tra gli spettacoli di prosa più frequentati dal pubblico italiano, sempre secondo le classifiche Agis), “Il letto ovale”, all’11° posto della stessa classifica, “Indovina chi viene a cena”, in 14° posizione. En plein per il tris di operette proposte quest’anno, che così si piazzano in classifica: “La principessa della Czarda” di Abbati è l’operetta in assoluto più vista in Italia. “Eva” (sempre di Abbati) e “La vedova allegra” (della Compagnia Italiana Operette) sono in 3° e 8° posizione.
Molto interessanti anche i dati relativi alla danza, che confermano il ruolo fondamentale del Giuditta Pasta come volano per un genere trascurato da molte programmazioni.
Secondo le classifiche pubblicate dall’Agis il teatro saronnese nell’ultimo anno raggiunge la top-ten dei teatri italiani più frequentati