ad Omegna
Sotto il segno degli astri – Parla della luna Giugi Bassani, in un richiamo di simboli e di ricordi che, a metà strada tra sogno e realtà, ripercorrono le principali tappe del suo percorso artistico. E per una mostra inaugurata, già si pensa ai prossimi traguardi. "Le ali, le creature celesti e le farfalle si trovano al centro della collettiva allestita ad Omegna a partire dal 21 agosto, che riunisce tanti autori come Lucia Boni, Anna Cammisa, Gilberto Carpo, GP Colombo, Giovanni Crippa, Angelo Danini, Salvatore Fiori, Pia Kalfon, Guido Omezzoli, Gregorio Piazza, Giorgio Rava, Ubaldo Rodari, Walter Sarfatti. "Aglaia" è il nome di questo nuovo spazio espositivo che ricorda una delle tre Grazie, quella che ispirava, si narra, gli artisti per fare grandi opere. Secondo Esiodo, infatti Eufrosine incarnava la gioia, Talia la prosperità e Aglaia lo splendore".
Saltar fuori dalla plastica – "In questo nuovo spazio dedicato all'arte e aperto da Michela Cane, moglie dello scultore Gio Crippa, la volontà è proprio quella di far dialogare "cose grandi", esposizioni, seminari e laboratori di arti visive". Giugi Bassani, che sappiamo non lavora su due dimensioni, ma su tre, ovverosia si dedica ad inaspettate installazioni, adopera prevalentemente materiale di riciclo, avvicinandosi ai noti ‘trash works' di Leo Sewell. "Anche il lavoro esposto ad Omegna, della serie "Angioletti e dintorni", salta fuori dall'incontro tra materiali metallici e differenti supporti. Ma la prossima mostra che inaugurerà il 12 settembre a Maccagno sarà completamente dedicata alla luna, in una sorta di omaggio al satellite che brilla di luce riflessa, un omaggio che in un certo senso faccio anche a me stessa e a tutte le persone che, fidandosi, mi hanno incoraggiata e supportata. In una parola, hanno creduto in me. Ancora una volta, si incontreranno materiali riclati come la plastica e i metalli duttili". Dall'estrosa sua creatività sortiscono sperimentazioni ardite, nate dall'incontro tra tessuto, cemento armato, plastica, metalli da piegare tra le mani.