Felicità espressiva, scioltezza, immediatezza e sguardo sereno nelle opere di Giulio Falzoni, in mostra per la prima volta da Armanti, fino al 10 marzo, in una esposizione che segue idealmente quel clima visivo introdotto nelle settimane precenti dagli acquerelli dell'ottimo Silvio Bonelli. A nche Falzoni fu ottimo acquerellista e la mostra varesina ne offre ampi saggi, frammisti ad alcune rarità ad olio.
Giulio Falzoni (Marmirolo, Mn, 1900 – Milano 1978) è intimamente un pittore della vecchia Milano, di cui in vita ha ritratto con levigata poesia scorci e angoli, dedicandosi per lo più a ritratte la grande città nelle sue minuzie conservate nel tempo, all'interno della sua cerchia storica.
Ma è tuttavia anche un pittore agreste, bucolico, intimamente legato alla Bassa d'origine, il mantovano, il veronese, ai suoi ritmi arcadici, alle sua manifestazioni rituali cui l'acquerello abituale conferisce immediata freschezza. Dotato di ottima tecnica, Falzoni, apprese l'arte dal maestro Cesare Soncini. Colpito dalla febbre spagnola, rimase rinchiuso nell'ospedale di Piacenza a lungo. Ne uscì e riprese a dipingere avvicinandosi alla tecnica murale e al contempo iniziando la pittura a cavalletto.
Successivamente frequenta l'accademia di Firenze, lo studio di Ludovico Tommasi e quello di Plinio Novellini. Da lì cominciò la sua carriera espositiva, grazie anche all'interessamento di un altra grande figuira del primo Novecento napoletano, Vincenzo Irolli, che lo invita a dipingere nel suo studio partenopeo.
Considerato negli anni tra i maestri dell'acquerello italiano, a Londra, dove si reca frequentemente viene introdotto nella "Royal Society of Watercolours painters". Oltre all'Inghilterra, Francia, e Sant Louis, nel Missouri in particolare, sono state mete toccate di frequente dalle sue mostre, tenutesi, peraltro, in Italia a Mantova e Roma e in numerosi altri. Ha fatto parte dell'Associazione Italiana Acquerellisti.
La sua vita si chiude carica di riconoscimenti. Tra questi: l'Ambrogino d'oro nel 1977, la Targa d'argento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo, nel 1978, il Leone d'oro della Serenissima Accademia della Signoria di Firenze, ed è nominato cittadino onorario e ambasciatore di Mantova, quale riconoscimento per la sua arte.
Giulio Falzoni Varese
Galleria Armanti
Via Avegno 13 febbraio – 10 marzo 2007
orari: 9.30-12.30/15.30-19.30
chiuso lunedì, domenica su appuntamento
info: 0332-231241