L'emozione inedita – Lo spiegava Andrea Kerkaber nel suo volume "Lo stato dell'arte. La valorizzazione del patrimonio culturale italiano". Quando il monumento viene rivitalizzato da una iniezione di linfa vitale, o quando una eredità letteraria viene ricontestualizzata in nuovi ambiti ci guadagnano tutti.
Il monumento che sfugge al destino di musealizzazione inerte, il monolite letterario spesso respinto come cosa aliena, il pubblico che si trova a riscoprire qualcosa di nuovo, emozioni inedite e profonde.
Epifania improvvisa – Castelseprio forse non ne ha bisogno. E', d'intorno, tra i luoghi che emanano un'aura tra le più palpabili e dense; la sensazione netta e precisa di un passato vivido, irripetibile, eppure presente, che gioca di sponda tra le sopravvivenze dei ruderi archeologici e le testimonianze pittoriche con l'epifania improvvisa di iconografie che slabbrano la storia dell'arte ufficiale con inserti miracolosi ancora difficilmente spiegabili.
A cielo aperto – Non c'è bisogno di scomodare i fenomeni Sermonti e Benigni. Anche scendere di popolarità e di enfasi mediatica, può bastare a cogliere il senso dell'operazione che il Ministero dei Beni Culturali ha inteso predisporre nell'ambito delle Giornate Europee per il Patrimonio. Letture. Letture a cielo aperto, percorsi itineranti. Autunno e pioggia e freddo permettendo.
Letture e conversazioni – Si comincerà alla mattina di domenica 30. Con la lettura di brani dai Vangeli Apocrifi nel borgo davanti alla Chiesetta di Santa Maria Foris Portas: al cospetto del ciclo affrescato da sapiente mano d'artista orientale, verrano letti passi del Proto Vangelo di Giacomo, del Vangelo dello Pseudo Matteo, del Vangelo Armeno; passi in tutti casi con precisi riferimenti all'eterodossia evangelica. Al termine della lettura, il direttore del Parco Archeologico, Angela Surace, si fermerà con il pubblico per introdurlo al meglio nei segreti e nella storia dell'edificio e di quella del Castrum del Seprio poco distante.
Il potere della gloria – Lo stesso Castrum, la sua vicenda di gloria, di resistenza, e di distruzione, sulla scorta del definitivo editto visconteo del 1287: "Castrum Seprium destruatur, et destructum perpetuo teneatur, et nullus audeat vel praesumat in illo monte habitare", sarà l'affascinante teatro di un'altra lettura itinerante di pagine tratte dall'Adelchi, la tragedia di ambientazione longobarda del Manzoni, di cui verranno letti estratti dal coro dell'atto III, del dialogo tra Desiderio e il figlio Adelchi, dell'episodio del tradimento di Svarto, del monologo di uno dei duchi, del monologo di Adelchi. Le letture si terranno alle 15.30 e alle 17.30, alternate alle visite guidate, che muoveranno dalle 14.30, senza obbligo di prenotazione. A partire dalle 16, il Gruppo Musicale Triskell Ensemble farà risuonare le proprie arpe, accrescendo l'incanto del luogo.
Tra la perduta gente – Ma la rivisitazione dell'antico Castrum non si ferma qui. Sabato sera, alle 21 nell'ambito della manifestazione promossa dalla Regione Lombardia in collaborazione con il Mibac, Oltre il Palcoscenico, verrà presentata "Tra la perduta gente", una serata di letture dantesche, curate dall'attrice Lucilla Morlacchi. Sarà lei a rileggere, davanti a Santa Maria Foris Portas, il primo e il quinto canto dall'Inferno, il sesto del Purgatorio e il trentaduesimo del Paradiso.