Antichi saperi e nuove proposte – Quest'anno la XVII edizione della mostra di presepi prevede tanti confronti e dialoghi tra artisti e si apre all'insegna di tradizione, storia e innovazione. Sono il Sindaco di Laveno Ercole Ielmini e Renata Castelli, Presidente del MIDC, a sottolinearlo durante l'inaugurazione di sabato 8 dicembre: la tradizione è quella di una delle feste religiose più sentite e partecipate dell'anno, la storia plurisecolare è quella di artisti del panorama nazionale e internazionale della ceramica d'arte, l'innovazione quella che, già dal prossimo anno, toccherà il polo museale lavenese. Così spiega Renata Castelli nel catalogo della mostra: "Quest'anno, accanto ad importanti ceramisti del nostro territorio, o ad esso culturalmente legati, abbiamo la presenza significativa di artisti riconducibili alla grande tradizione di Faenza e Albissola, qui presenti in un gioco di confronti e accostamenti tra forme espressive, percorsi e ricerche artistiche di grande spessore umano e culturale".
Come a Greccio – Il piccolo catalogo che accompagna la mostra contiene, oltre alle fotografie di tutte le opere, due interessanti testi critici a cura di Ettore Ceriani e Rolando Giovannini, che costituiscono utili affondi storici e testi introduttivi all'esposizione. Così scrive Ceriani: "Nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma si conserva il più antico esempio di presepe, realizzato da Arnolfo di Cambio … Nel corso del tempo sono stati impiegati diversi materiali nella costruzione delle figure dei presepi: il legno, lo stucco, la terracotta, la cera, il cartone, le resine. Ma anche la lana, la stoppa e il filo di ferro sono stati spesso utilizzati". Rolando Giovannini, critico d'Arte e Docente all'Accademia di Belle Arti di Ravenna, oltre a riportare dati tecnici e commenti stilistici sui pezzi in mostra, trascrive stralci di dialoghi e interviste agli artisti. Una sorta di testimonianza in presa diretta.
Da Arnolfo a Francesco Londonio – Ettore Ceriani, rivolgendosi al pubblico, racconta in modo familiare e commosso la storia del Presepe. Una storia di poesia e testimonianze storiche, di cultura e di artisti che, lungo il corso dei secoli, hanno eternato il racconto evangelico nella bellezza dell'arte. E a proposito di artisti del passato e del presente così Giovannini, commenta nel catalogo: "La voglia e l'interesse per questo tema, congiunti alla capacità di esprimere con le mani il senso della raffigurazione e il misticismo mediante una percettività personale, sono un elemento che dà spessore alla storia, alla biografia di un autore perché lo pone sotto un ulteriore vaglio, una diversa unità di misura". Ceramica raku e ingobbio, terraglia policroma e preziosi inserti d'oro: Rolando Giovannini ci accompagna tra le opere in mostra. Così, ci tornano alla mente alcune parole di Piero Chiara: "Quella notte si è stesa sul mondo come milioni di altre notti, eppure essa ha diviso per sempre il tempo in prima e in poi".
Sotto l'albero di Natale – Qui di seguito vengono segnalate alcune mete per gite fuori porta nelle feste natalizie: a Firenze, fino al 7 gennaio è in mostra la Madonna col Bambino in cartapesta di Jacopo Sansovino (Museo del Bargello), tornata al Museo dopo l'accurato restauro eseguito dall'Istituto Centrale per il Restauro di Roma. Dal 2 dicembre, presso la Pinacoteca di Cento, è in mostra "La Madonna del presepe. Da Donatello a Guercino, una devozione antica e nuova nella terra di Cento". Insieme a questo bellissimo rilievo in stucco dipinto, raffigurante un presepe essenziale ma altamente simbolico, saranno esposti disegni, stucchi, cartapeste, opere che in qualche modo si ricollegano al gioiello ritrovato di Cento.