Busto Arsizio – La Fondazione Bandera apre alla fotografia con“Meta(L)morphosis”, personale di Birgitta Heinrichs a cura di Elena Ginanneschi Arnaldi, proponendo una attenta e pervicace ricerca formale messa in atto tramite immagini a colori di medio formato.
La serie di scatti eseguiti analizzando lastre di metallo abbandonate e intaccate nel tempo dall’azione di agenti atmosferici, rivela la capacità analitica dell’autrice, dove prima d’ogni altra condizione a mettersi in moto è lo sguardo che coglie, analizza, definisce la condotta seguente stabilendo la congenialità dell’inquadratura e di conseguenza il taglio entro il quale comporre l’essenza dei passaggi precedenti.
Dalle tormentate pieghe di quelle superfici, dal lavoro corrosivo della ruggine Birgitta Heinrichs , nata a Munster in Germania, ma danni vive e lavora a Fiesole, fa emergere forme oggettive, fisionomie i cui rimandi portano a interpretazioni naturalistiche sino ad arrivare a prospettiche allusioni metalinguistiche. Le spazialità create dalla fotografa tedesca, dicono allo stesso tempo di aree geografiche immaginarie, ma anche di territori interiori da percorrere con lievità, prudenza e lentezza al pari di una seduta psicanalitica.
Birgitta Heinrichs – Meta(L)morphosis, Busto Arsizio – Fondazione Bandera, Via A. Costa 29. Fino al 13 gennaio 2019. Orario: giovedì – domenica 16-19
Mauro Bianchini