A Villa Necchi Campiglio di Milano, alla presenza di numerosi proprietari di giardini, Judith Wade, fondatrice di Grandi Giardini Italiani, ha festeggiato i vent'anni dell'iniziativa a cui ha dato vita, fornendone un bilancio assolutamente positivo. All'inizio, nel 1997, i parchi e le ville aderenti erano solo 12, oggi sono diventati 125, in 11 regioni italiane, con oltre otto milioni di visitatori.
Questo dimostra, ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che gli italiani non si sono dimostrati capaci di valorizzare le loro bellezze artistiche e botaniche e hanno dovuto affidarsi a una dinamica signora straniera, nata a Sydney da genitori scozzesi, per promuovere questa vera ricchezza italiana.
Quali erano gli obiettivi che aveva in mente Judith? Diversi e non facili da ottenere. Anzitutto, far conoscere a un pubblico sempre più ampio (in Italia e all'estero) l'immenso patrimonio dei giardini del nostro Paese, riconoscendone il grande valore turistico, in modo da poterlo sfruttare adeguatamente, rendendo l'offerta meno elitaria ed esclusiva con un miglioramento dei servizi messi a disposizione (accoglienza, eventi, proposte didattiche, ecc.).
Poi, mettere a confronto i vari sistemi di gestione delle singole proprietà, creando una rete efficiente in grado di condividere il know how per favorire la valorizzazione dei giardini, innescando un meccanismo di imitazione in grado di creare valore aggiunto, con investimenti mirati in attrezzature, personale ed eventi di grande impatto, come concerti, teatri, feste, giochi d'acqua, ecc.
Basti pensare che oggi nei Grandi Giardini Italiani si svolgono circa 700 eventi l'anno, comprese anche feste private, eventi aziendali, matrimoni. Senza dimenticare che tutto ciò ha prodotto un aumento considerevole di posti di lavoro, soprattutto per i più giovani, come giardinieri, esperti botanici, operatori culturali, ecc.
Iniziative mirate per la promozione turistico-culturale dei giardini italiani
Il richiamo turistico culturale, decisamente aumentato in questi ultimi tempi, è favorito da iniziative che si ripetono ogni anno come la "Caccia al Tesoro Botanico" durante la giornata di Pasquetta dedicato alle famiglie con bambini. Nel 2016 è stata organizzata in 30 giardini del network.
Tra le manifestazioni previste per i prossimi anni, giova ricordare la Mostra dei Grandi Giardini d'Europa che si terrà a Venaria Reale a Torino, nella primavera del 2018 e durerà sei mesi. Vuole essere un po' la risposta naturalistica all'Expo 2015 di Milano.
La manifestazione intende creare un evento per avvicinare il grande pubblico in chiave emozionale, secondo alcune chiavi interpretative che di volta in volta approfondiscono le diverse funzioni del giardino: luogo chiuso e protetto, spazio utile, location di rappresentanza e celebrazione, luogo di valorizzazione del paesaggio, di esaltazione degli elementi naturali, dell'immaginario, di raccolta e collezione di piante e, infine, spazio destinato al pubblico.
Navigare nella conoscenza. Restauro e riqualificazione di Villa Olmo e Villa Saporiti
Lunedì 6 febbraio sono partiti i lavori per la riqualificazione del parco e la realizzazione dell'orto botanico a Villa Olmo e il restauro di Villa Saporiti. Lo conferma la stessa assessore all'Edilizia pubblica e giardini del Comune di Como, Daniela Gerosa.
Il progetto, cofinanziato da Fondazione Cariplo per 5 milioni di euro e messo a punto dal Comune di Como insieme con la Provincia e la Camera di Commercio, realizzato in un'ottica di sviluppo sostenibile del territorio, è stato pensato per offrire al pubblico un nuovo spazio dalle potenzialità enormi e finora inespresse.
L'idea è intervenire sulla facciata di Villa Olmo – costruita a partire dal 1782, per il Marchese Innocenzo Odescalchi, poi acquistata dal Duca Guido Visconti di Modrone – riqualificare il suo giardino storico e il parco dietro la villa, ristrutturando le serre e realizzando un orto botanico.
Villa Saporiti, nota anche come "la Rotonda", in stile neoclassico, richiederà operazioni di restauro conservativo nelle sale storiche e la risistemazione dei giardini. Secondo la previsione i lavori si dovrebbero concludere entro il marzo del 2018. (www.villaolmocomo.it)
I nuovi giardini entrati nel circuito Grandi Giardini Italiani
Otto sono i giardini che sono entrati più di recente a far parte del network e spaziano dal nord al sud: Villa Parravicini Revel (Como); Parco Sola Cabiati (Gorgonzola); Parco Villa Annoni (Cuggiono); Villa Grock (Imperia); Parco Villa Ormond (Sanremo); Parco delle Terme (Levico); Giardino della Rosa (Ronzone, TN) e Casa Cuseni (Taormina).
Tra questi, sottolineiamo, soprattutto per la sua particolarità, la Fondazione Casa Cuseni, fatta realizzare all'inizio del ‘900 dal pittore inglese Robert Kitson, che divenne ben presto un Centro Artistico Internazionale.
Kitson fuggì dal suo paese d'origine, in quanto omosessuale, dopo l'arresto di Oscar Wilde nel 1895. In Sicilia, acquistò una grande tenuta dove poté vivere tranquillamente. Qui si rifece una vita insieme al suo compagno, mostrando di essere al contempo un personaggio molto generoso.
Durante il terremoto di Messina del 1908, infatti, ospitò nella sua villa numerose persone alle quali il sisma aveva distrutto le abitazioni e adottò un bambino che era rimasto orfano: primo caso di adozione da parte di una coppia omosessuale. La casa custodisce anche una camera, restata chiusa per 100 anni, dove vi sono alcuni affreschi di natura omosessuale.
Splendido il giardino con piante africane e rose inglesi, sullo sfondo dell'Etna e del mare siciliano. La villa venne poi acquistata da una scrittrice britannica, Daphne Phelps e frequentata da intellettuali e artisti di livello internazionale. Nel 2015 Casa Cuseni è diventata anche Museo delle Belle Arti e del Grand Tour della Città di Taormina.
Altro accenno di interesse, l'esposizione di arte contemporanea nella Val di Sella, nata nel 1986. La particolarità sono le opere che gli artisti realizzano all'interno del parco e in piena sintonia e rispetto della natura, utilizzando materiali naturali e degradabili come foglie, sassi, rami e tronchi. Tra le bellezze artistiche da segnalare la Cattedrale vegetale e il suggestivo Teatro della natura. (www.artesella.it)
I Grandi Giardini Italiani, la cui sede è a Villa Erba a Cernobbio, ha anche realizzato numerose pubblicazioni per divulgare lo straordinario mondo di arte, natura e bellezza che offrono i giardini italiani. Potrete trovare la guida aggiornata a 10 euro o visitare direttamente il sito www.grandigiardini.it.