Uno studio architettonico che sfrutta in modo intelligente le preesistenze storiche, che dialoga in maniera illuminata con il contesto urbano, che costituisce un vero fulcro di attrazione culturale.
Il recupero dell'ex Oratorio di San Michele di Lonate Ceppino è avvenuto nel rispetto dell'architettura, sia nelle soluzioni progettuali adottate, sia nella scelta di materiali e delle finiture, tutte finalizzate alla valorizzazione delle caratteristiche originarie del fabbricato.
La dialettica intelligente tra edificio storico e nuovo ampliamento è la chiave di lettura di tutto l'intervento ed è il tema che ha orientato le scelte progettuali.
Il rapporto tra le due presenze è stato giocato contrapponendo matericità e leggerezza, solidità ed instabilità, materiali opachi e riflettenti.
Il volume antico, con impianto planimetrico rettangolare, si sviluppa su due livelli.
Per completare la struttura è stato poi realizzato un volume di ampliamento parallelamente al fronte est; il nuovo corpo di fabbrica si accosta in modo discreto alla preesistenza e si accorda con una sorta di ponte sospeso.
Queste scelte hanno consentito di minimizzare gli interventi demolitivi e hanno facilitato la condivisione degli spazi di servizio.
Passiamo alla descrizione degli interni: grandi ambienti aperti, bianchi e luminosi fanno da contenitore agli spazi dedicati allo studio e alla lettura. Ogni dettaglio è curato tanto nella scelta dei materiali quanto nel dialogo con la luce e lo spazio urbanistico esterno.
Gli spazi della biblioteca sono allestiti con librerie in legno, progettate come aggregazioni modulari che si sviluppano a diverse altezze. Il modulo contenitore è l'elemento generatore di tutto l'arredo ed è stato pensato per poter essere montato in modo da comporre librerie con prospetti variabili e modificabili.
L'illuminazione, nelle parti comuni, è affidata a tappeti di lampadine ad incandescenza a soffitto. La scala e la passerella sono in metallo bianco e hanno pedate in rovere.
È l'enfatizzazione delle differenze a valorizzare le specificità di entrambi i volumi, in un reciproco rapporto di figura e sfondo. Il nuovo corpo è pensato come un guscio leggero in lamiera bianca forata su tutti i lati, mentre all'interno si alternano superfici rivestite in smalto bianco ed altre in caldo rovere.
In questo modo i dettagli contribuiscono a chiarire il progetto globale: contrasti ed armonie sono pensati per convivere in un successivo e più ampio equilibrio.