Design Week2022 e l’arte diffusa. E’ terminata da poche ore la design week milanese che accompagna il Salone del Mobile, nell’ormai celebre Fuori Salone milanese che porta movida, eventi diffusi, tanta cultura e voglia di incontrarsi davanti all’arte e alla creatività, sorseggiando bollicine, per trascorrere momenti di puta bellezza.
Appuntamento di fronte al Castello di Milano Noi abbiamo scelto un unico appuntamento che aveva tante promesse assolutamente mantenute; ci siamo diretti al Castello Sforzesco e lì di fronte siamo entrati nella Galleria Gracis che ha ospitato l’artista che volevamo incontrare: Lorenzo Marini.
Eccoci entrati così nel mondo di Alphatype 2022 che ha proposto, in 20 opere, gli ultimi dieci anni di produzione dell’attività artistica milanese di Marini; oltre al fondatore della Galleria, siamo stati accolti direttamente dall’artista che ci ha incantati grazie alla sua narrazione, portandoci dentro al suo variegato mondo vissuto da protagonista assoluto in diversi ruoli: architetto, designer, scrittore, art director, pittore…
Nel 2016 Marini ha un’intuizione che lo porterà nel 2017 a diventare caposcuola di una nuova forma d’arte, sancita dal “Manifesto per la liberazione delle lettere”; lo scopo è quello di dedicare ad ogni singola lettera dell’alfabeto un’opera, liberandole così dalla loro funzione e celebrando la pura bellezza.
La mostra Alphatype 2022
“La mostra alla Galleria Gracis ha raccolto opere che rivelano le radici artistiche di Marini e il suo originale modo di affrontare il momento creativo. Marini, infatti, lavora orizzontalmente contaminando pittura, serigrafia, installazione ambientale e fotografia, in un universo che spazia dalla grafica all’industrial design, dai linguaggi pubblicitari ai cartoon, fino ad arrivare alle sperimentazioni delle Avanguardie Storiche. Nei suoi lavori figurazione, unicità o duplicazione delle figure, astrazione, ricchezza del colore o essenzialità del tratto, convivono sullo stesso piano. Da qui la creazione di un nuovo contesto visivo che libera il linguaggio portando alla luce esperienze percettive e psichiche realizzate in esperienze segniche, verbali o grafiche.”
Non solo Alphatype: Mirrortype
Il percorso espositivo dedicato alle opere di Marini ha coinvolto anche lo spazio Certosa Initiative con l’installazione Mirrortype, una stanza di acciaio specchiato dove all’interno sono state sospese sette lettere, anch’esse in acciaio specchiato, in uno spazio che apparirà così senza dimensione: un luogo immersivo nel quale il visitatore diviene parte dell’opera stessa, in un dialogo tra lettere, luci, osservatore e musica, grazie all’accompagnamento musicale di Mariella Nava.
La visita allo spazio Certosa e alla Galleria Gracis termina con un arrivederci e un sacco di sorrisi; le lettere che ci “piovono” anche in testa, sono state liberate, ora splende una nuova bellezza .
Luisa Cozzi