Saronno – L’arte abbraccia la mente e il corpo. L’arte, una forza per combattere!… E come vere amazzoni le pazienti malate di tumore al seno del reparto oncologico dell’ospedale cittadino, hanno partecipato al progetto di Miriam Staltari (laureanda del corso specialistico in Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica all’Accademia di Belle Arti di Brera), realizzato, lo scorso novembre, in collaborazione con l’Azienda Socio Sanitaria della Valle Olona.
Lo scopo del progetto era quello di stimolare sentimenti, emozioni e creatività all’interno del gruppo. Non solo. Attribuire ad ogni partecipante l’identità energica, combattiva e coraggiosa della donna guerriero che la mitologia greca rappresenta, appunto, attraverso la figura delle amazzoni. Riferimento non scelto a caso se si pensa che il significato etimologico di questa parola corrisponde, letteralmente a “senza seno”.
I laboratori artistici, 40 incontri, sono stati tenuti dalla studentessa insieme ad altre tirocinanti dell’Accademia di Brera, nel presidio ospedaliero cittadino.
Elemento conduttore del progetto è stato rappresentato dal filo. Il rimando alla tessitura è l’accostamento ad un’attività da sempre vicina alla figura femminile.
Per l’ occasione, la materia da tessere, é stata la carta velina. Con i fili ricavati dai fogli sono nate le opere.
Creatività e fantasia hanno abbattuto ogni barriera fondendosi nelle esecuzioni. Come gli “scudi” (concetto del guerriero), dove irrompe un’esplosione di verde, giallo e rosso, colori carichi di una suggestiva, potente e vincente energia quasi a riscattare e sfidare i
toni e le sfumature dei momenti più bui. E la potenza di questa luce emerge anche nel grande “arazzo” realizzato in condivisione, dove ognuno ha partecipato con il proprio estro e sensibilità.
“E’ stata senza dubbio un’esperienza umana e professionale significativa e importante. – dicono i medici – Questa esperienza interdisciplinare rappresenta un contributo scientifico di analisi molto importante poiché coinvolge oltre allo sguardo artistico, anche quello psicologico. Dall’intesa dei due sguardi può nascere una nuova intesa nella Cura dei pazienti, un percorso comune volto a umanizzare oltre che a valorizzare il reparto ospedaliero coinvolto“.
La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.30; sabato e domenica dalle 10 alle 12.30.
E.F.