Lo spettatore interagisce con l'opera d'arte, è chiamato a toccarla e a riferire le sensazioni che ha sperimentato: questo accade nella mostra interattiva "Hands On", strutturata in un percorso che intende far scoprire la molteplicità delle azioni esplorative del nostro sistema tattile, integrato dalle informazioni visive e uditive. Si passa dalla semplice osservazione al tocco, coinvolgendo così non soltanto la dimensione estetica puramente contemplativa, ma anche quella più epidermica ed emozionale, ad un livello di maggior profondità.
La mostra si inserisce nel contesto del progetto UMUL – Use More Use Less, una rassegna internazionale di esempi di elevata qualità formale, estetica e funzionale, realizzati a partire dal riutilizzo di oggetti e di componenti presenti sul mercato che altrimenti sarebbero destinati alla dismissione. Giunto alla sua quarta edizione, il progetto viene riproposto dal Laboratorio Dagad e dal Laboratorio di Psicologia della Comunicazione dell'Università Cattolica di Milano. Alcuni studenti volontari, infatti, guidano lo spettatore alla fruizione delle opere, invitandolo poi a registrare su apposite schede le impressioni che sono state suscitate.
Diciassette le opere presenti, di artisti italiani e
stranieri. Troviamo, ad esempio, "Text-ile" di Andrea Ortolani: una comoda sedia a sdraio composta dalle tastiere di computer portatili, che creano una superficie di riposo alquanto speciale, molto piacevole al tatto. L'interessante idea che ha mosso l'artista è nata pensando al contrasto tra il tempo del lavoro e il tempo della vacanza: in quest'ottica, l'autore ha deciso di recuperare le tastiere dei pc, intese quali simboli dello stressante lavoro d'ufficio, destinandoli invece alla funzione opposta, cioè ludica e di riposo.
Sempre a proposito di sedie particolari, c'è "Colabrodo", di Andrea Magnani e Giovanni del Vecchio: opera composta da sedie in pvc traforate in modo da creare una texture particolare. Degli stessi autori è presente anche "Burton", un vecchio cassetto in legno riadibito a tavolino, e "10&12 September".
L'artista Marcella Foschi ha esposto "Pegs", un appendiabiti composto da elementi d'arredo in disuso, quali spalliere di sedie e maniglie di porte; "Dressing Lamps", e "Cassette wallets", ossia portafogli per musicassette.
Sono state presentate anche alcune borse: "Freitag", di Markus e Daniel Freitag, i cui materiali derivano da componenti di mezzi di trasporto come i teloni dei camion e le cinture di sicurezza; "Sitbag", di Asli AKDEMIR; "Ornj bags" di David Shock; e "Paper Bag" di Josh Van der Meulen.
Di Martine Camillieri è poi "La serie dei Camions-bidons", flaconi di detersivo vuoti che sono stati trasformati in simpatici camioncini giocattolo. C'è poi "Cascade- blossom" di Michelle Brand; e "La friulana", un paio di scarpe rosse disegnate da La Clautana su modello di una calzatura tipica friulana, ma avendo come materia prima dei copertoni da bicicletta; e "Rig rug", di Roberto Meinardi, un tappeto fatto o partire dagli scarti di produzione di borse per la spesa. Alcune opere, infine, giocano maggiormente sugli effetti di luce, come "Le chandelier" di Josh Owen, un lampadario formato da una serie di contenitori di cd rom, disposti in cerchio a formare una raggiera; e la lampada "Jellyfish" di Massimiliano Contu, costituita da una fila di lenti da sole di seconda scelta.
Hands On, in UMUL – Use More Use Less
Rassegna Interattiva
Dal 13 al 15 aprile 2011
Loggiato del Cortile d'Onore – Aula Borsi
Università Cattolica del Sacro Cuore
Largo Gemelli 1, Milano
Dal 18 al 23 aprile 2011
Orari: dalle 13.00 alle 21.00
Fabbrica del Vapore – Cattedrale
Via Procaccini 4, Milano
Laboratorio Psicologia della Comunicazione
Tel. 0272345931 www.psicomlab.it
Laboratorio DAGAD
Tel. 0236587283 www.laboratoriodagad.it
marta.carlon@laboratoriodagad.it