E' merito dell'amico Michael Ruetz se nel 2002 al Centre Pompidou di Parigi, il grande pubblico, ha potuto conoscere la ricerca fotografica di Heinz Hajek-Halke (Berlino 1898-1983). La mostra in corso presso la Galleria Carla Sozzani, propone, per la prima volta in Italia, 50 stampe, provenienti dall'archivio dell'Accademia d'Arte di Berlino.
Sperimentatore anarchico e individualista Hajek- Halke ha operato, in gran parte, privandosi dell'utilizzo della macchina fotografica intervenendo direttamente su lastre di vetro, sulla scia di Man Ray e Laszlo Moholy Nagy, dando vita alla serie dei "Lichtgrafik" per poi approdare ai "Drahmontage", ottenuti muovendo fili metallici collocati sul piatto di un giradischi in movimento, con lunghi tempi di posa. Ottenendo, a tutti gli effetti, foto-grafia.
Figura dalla vita avventurosa, Hajek-Halke dopo avere trascorso i primi anni di vita in Brasile, nel 1910 ritorna in patria. Nel 1916 partecipa alla prima guerra mondiale per poi riprendere gli studi d'arte al termine del conflitto.
L'agenzia Press-Photo lo annovera nel '23 tra i suoi collaboratori. La non adesione alla propaganda nazista, lo vede costretto a ritirarsi sul lago di Costanza in Svizzera.
La svolta decisiva, professionale e artistica, avviene a partire dagli anni '50, con l'insegnamento presso l'Università di Berlino e le sperimentazioni eseguite in camera oscura privandosi dell'ausilio della macchina fotografica.
Senza eredi, dieci anni prima della sua morte, affida la sua opera completa all'amico Michael Ruetz che, dopo una precisa catalogazione, dona l'intero patrimonio all'Archiv der Akademie der Kunste di Berlino.
Nelle opere in mostra, presso la Galleria Sozzani, oltre ai nudi, pervasi da straordinarie gradazioni di luce, tali da fare assumere alle varie silhouette valenze statuarie, sono presenti una serie di doppie esposizioni dove la fusione tra figurazione e segno tende ad un perfetto equilibrio formale, arrivando, nelle opere degli ultimi anni, all'astrazione pura.
Heinz Hajek-Halke
Milano-Galleria Carla Sozzani, Corso Como 10
Fino al 3 aprile
Orari: tutti i giorni 10,30-19,30
Mercoledì-giovedì: 10,30-21