Un progetto importante, multidisciplinare, internazionale dedicato all'evoluzione umana. Da qui nasce la mostra "Homo sapiens", fino al 30 giugno ospitata presso il Broletto di Novara. Un viaggio all'indietro, alle radici dell'uomo, a quel momento in cui la specie umana cominciò il proprio percorso, lasciando l'Africa, la culla dell'umanità.

Homo sapiens che segnò il punto di arrivo dell'evoluzione umana, partita dall'Australopithecus, dalla famosa Lucy, che ancora non procedeva saldamente su due gambem passata per l'Homo erectus ed abilis, che iniziarono anche a manipolare oggetti, senza dimenticare l'homo di Neanderthal. Una evoluzione ancora in studio, con punti da chiarire, la cui conoscenza risulta arricchita non solo dai ritrovamenti archeologici, ma anche da altre scienze.

Per esempio la genetica, la linguistica, l'antropologia e la climatologia, discipline inserite nel progetto, che finalmente permetterà di incrociare i dati, solo a prima vista molto distanti tra loro. Un progetto, tra l'altro, tutto nostrano, italiano, voluto e guidato da Luigi Luca Cavalli Sforza, genetista italiano, ora professore emerito alla Stanford University e fra gli altri, da Telmo Pievani, filosofo della scienza: figure diverse ma complementari.

Una sfida, un grande progetto, ancora agli esordi, ma i cui frutti già sono visibili in mostra, un percorso destinato a scrivere la storia umana.

"Homo sapiens – La Grande Storia della Diversità Umana"
Complesso Monumentale del Broletto
Via Fratelli Rossetti, Novara
Dall'8 marzo al 30 giugno 2013
Visite guidate per scuole o gruppi, scrivere a scuole@assodidatticamuseale.it
http://www.homosapiens.net/lang/it