Milano – Protagonista assoluta di “Hybrida”, la prima personale di Matteo Basilé in corso da MARCOROSSI arte contemporanea, è la figura femminile, frontalmente ritratta al fine di stabilire un rapporto visivo con chi ricopre il ruolo dell’osservatore.
La classica eleganza degli abiti dice di una misura estetica priva di eccessi e formalmente compiuta. Quasi volesse definire di ogni soggetto le intime tensioni, Basilé sovrappone alle femminee fisionomie, forme ellittiche di differenti cromie, con accostamenti che paiono suggerire distinte cadenze d’umore.
L’autore, attraverso le sue immagini fotografiche, tende a distinguere i propri soggetti sia storicamente sia socialmente.
Due fanciulle in fiore paiono sottratte per l’occasione ad un romanzo di Emily Dickinson; sorreggono, con lieve postura, una forma quadrata la cui profondità prospettica conduce all’immensità di un cielo stellato. In altro contesto una etera giovane donna, avvolta nel candore di un abito orlato di pizzi e cadenzato da preziosi ricami, pare perdersi in intime meditazioni aprendo il proprio mondo interiore ad una scoscesa cadenza rocciosa.
Il passaggio dal colore al bianco e nero vede Basilé, anche in tale occasione, accostare ai ritratti distinte forme ovoidali di differenti cadenze tonali, quasi fossero filtri oltre i quali è necessario passare al fine di giungere alla compiutezza figurativa e in eguale misura alle intime vibrazioni del soggetto ritratto.
Matteo Basilé – “Hybrida” – Milano – MARCOROSSI arte contemporanea, Corso Venezia 29. Fino al 31 maggio 2023. Orari: martedì-venerdì 11-13/15-19. Sabato 11-19
Mauro Bianchini