I 100 nomi – L'opera è iniziata, esattamente la mattina di domenica 3 maggio. Il gruppo artistico conosciuto come Madame Duplok, ha presentato il progetto ideato appositamente per il Museo Floriano Bodini, dopo aver vinto il concorso all'interno dell'iniziativa firmata dalla Regione Lombardia Twister. Un progetto che ha come referente Emma Zanella e vede nella nostra provincia coinvolti, oltre al Museo di Gemonio, Villa Panza FAI, la Gam di Gallarate. Twister come il noto gioco, Twister come un uragano. Un'idea proposta nel cuore della Valcuvia dove è già riuscita a smuovere le acque.
'Per grazie ricevuta' – Questo il titolo dell'opera, della performance pensata negli spazi del Museo Bodini. L'idea nasce da un episodio che ha visto coinvolti in prima persona gli artisti: "siamo venuti per visitare il Museo e contrariamente a quello che doveva essere, era chiuso – spiega uno dei componenti del gruppo Mme Duplok – così nasce l'intenzione primaria di permettere la fruizione del luogo espositivo, pensando al reclutamento di 100 (numero simbolico) volontari che per un giorno siano disposti a tenere aperto il museo. L'intenzione è di coinvolgere il maggior numero di gemoniesi o comunque abitanti della zona, che magari non conoscono la preziosa realtà del Museo". Tre gli intenti precisi spiegati nel progetto: 'traformare per il periodo della mostra il Museo Floriano Bodini in un'opera aperta, creando una relazione primaria (o fisiologica) tra i residenti e il Museo. Dilatare il tempo-museo garantendone la massima accessibilità a qualsiasi visitatore. Realizzare una memoria pubblica del progetto che si componga e distribuisca nel museo come un mosaico'.
Gli step di lavoro – Un progetto in divenire: "ogni volontario durante la giornata di lavoro viene ripreso con una telecamera e fotografato, così come i visitatori del museo. I primi vengono ritratti in posa, gli altri in movimento. Tutte le immagini digitali verranno stampate su formelle di bronzo e appese con tiranti ad una parete del cortile interno al museo. Si crea così una sorta di muro della memoria, con i volti di chi ha permesso la realizzazione del progetto ed è diventato opera d'arte anch'egli", continua l'artista. I dettagli contano nella riuscita dell'opera; i volontari avranno un pin in metallo e staccheranno per l'occasione speciali biglietti d'ingresso di grande formato. Il titolo della creazione artistica deriva proprio da questo fattore di comunicazione e dimensione relazionale, punto forte della nostra idea.
Una possibilità a tutti – 'Per grazia ricevuta' di prefigge il compito di far conoscere la realtà espositiva gemoniese, soprattutto perchè questo progetto che si concretizza a partire dal 24 settembre, data d'inaugurazione ufficiale in tutte le sedi coinvolte è in concomitanza con le due mostre che inaugurano il 6 giugno, dedicate ad Antonio Recalcati e ai giovani artisti provenienti da un'esperienza creativa nel quartiere Harlem di New York. L'apertura delle esposizioni veien prolungata da ottobre a dicembre proprio per approfittare di tale iniziativa. Dopo aver spiegato l'iter creativo ai volontari che abitualmente permettono l'apertura del museo, a partire dal mese di luglio si leggeranno sui muri di Gemonio e paesi limitrofi veri e propri manifesti pubblicitari, per la ricerca specifica dei 100 nomi richiesti dal progetto, che consentono l'apertura garantita per 100 giorni consecutivi (escluso il lunedì). Seguono un paio di giornate di casting, in cui i volontari vengono 'ufficializzati', anche per permettere la gestione dei gettoni di presenza che vengono donati ad ogni partecipante al progetto, attarverso la Duplok Social Card, garantita da un primario gruppo bancario nazionale. Un modo per integrare maggiormente le iniziative del museo con l'ambiente che lo circondano.