Tiziano attorno alla metà del 1500 affermava che per essere pittori è sufficiente conoscere tre colori: il bianco, il rosso e il nero e "averli in man".
Traslata ai giorni nostri tale sapienza pittorica è possibile accostarla a Giancarlo Cerri e a testimoniarlo è il suo percorso artistico con la personale "Il bianco, il nero, il colore", che comprende in prevalenza lavori eseguiti con carboncino e inchiostro su carta e cartoncino, in corso presso La Cascina dell'Arte a cura di Franco Azimonti.
Scandita per decenni, l'arco temporale è compreso tra gli anni '50 e il 2000 e per tematiche, si inizia con il bianco e nero con raffigurazioni di paesaggi e nature morte per arrivare al colore dove il rosso compare a pieno titolo.
Nei primi soggetti, sopra accennati, si distingue un tratto deciso e privo di pentimenti, volgendosi poi alle "Figure", eseguite tra gli anni '50 e '80, con predilezione ai nudi femminili, il segno ha il compito di contornare i corpi evidenziandone i volumi.
Lo sguardo alla natura lo si trova in "Cave, alberi, foreste" (anni '80), qui il tratto appare essenziale, sintetico, mosso da vibrazioni atte a creare intrecci e sinuosi tragitti.
Le "Sequenze" ( anni '90-2000) paiono frutto di uno scavo interiore dove a delineare e percorrere il nero di base, si muovono segni e tracce tali da indicare intime vie di percorrenza.
L'Arte Sacra ('60-2000) vede nella figura di Cristo un processo di stilizzazione che, dall'esplicita raffigurazione, arriva a trovare l'estrema sintesi negli studi per una grande crocifissione, dove l'artista, racchiude in poche linee, il simbolo della croce.
La personale si chiude idealmente, con "Il colore", opere comprese tra il 1960 e il 2000. E' in tale frangente che bene si comprende come Giancarlo Cerri abbia fatta sua, personalizzandola, la grande lezione di Tiziano.
Giancarlo Cerri – "Il bianco, il nero, il colore"
Fino al 22 novembre
Cascina dell'Arte, Via Vespri Siciliani 7 – Busto Arsizio
Orari: da giovedì' a domenica 16-19
Orari: da giovedì' a domenica 16-19