Accomunati dalla passione per il Colore, che è per entrambi al centro delle loro riflessioni artistiche, Giorgio Vicentini e Pasquale Ciuccio espongono insieme a Locarno le loro opere. A legarli e a rendere i reciproci stili così armonici e in sintonia è proprio la cura particolare che dedicano al Colore, che nelle loro opere si merita la maiuscola, per via del ruolo straordinario che occupa e per la grande maestria con cui ne dispongono.
Giorgio Vicentini, che ha tra l'altro appena pubblicato il suo ultimo libro intitolato molto significativamente "Colore", descrive la sua arte come un lavoro nel quale lo stile astratto non resta mai fine a se stesso, ma si arricchisce proprio di materia cromatica, diventando così una sorta di icona. Il Colore ha una valenza talmente importante e imprescindibile da assoggettare addirittura l'artista stesso, il quale si scopre essere al suo servizio, rendendogli costantemente onore e omaggiandolo nelle sue creazioni.
L'attenzione verso il Colore è così viva da permettere all'artista di sviluppare una sensibilità nuova, una percezione più profonda e vitale, raffinata e penetrante: guardando ai colori l'artista riesce a scorgere e a riconoscere prospettive nuove, identificando il carattere di ciascun colore nelle sue svariate sfumature di senso. Ecco dunque come il colore può ad esempio essere definito "crudo", oppure "fragrante": è il colore che si scopre al di là di se stesso, che va ad esplorare anche gli altri sensi oltre la vista, per esempio coinvolgendo l'olfatto e il gusto, in un'ideale esperienza sinestetica. Il colore è fragrante perché profuma di luce; è crudo perché, spogliandosi di tutto e rimanendo crudamente in sé, aspira alla nuda semplicità dell'Assoluto.
In questo richiamo implicito all'Assoluto si ritrova inoltre un'altra caratteristica dell'operare artistico di Vicentini, ossia la sua dimensione spirituale, con un'apertura alla trascendenza, che sembra desideri con insistenza entrare a far parte dell'orizzonte creativo dell'artista: infatti, proprio perché questi gioca con la bellezza e con la meraviglia, nel suo operare riecheggia ineludibilmente la fonte e l'Origine stessa di ogni bellezza e meraviglia.
Anche per Pasquale Ciuccio il Colore è fondamentale: esso è per lui qualcosa di intenso, di meditativo, che induce al silenzio e alla contemplazione. Pasquale Ciuccio, è originario di Napoli, dove è nato nel 1950: all'età di ventitrè anni ha però deciso di trasferirsi in Inghilterra, dove è rimasto dal 1973 al 1977,
occupandosi intensamente di arte. Successivamente si è spostato in Svizzera, dove tuttora vive e lavora, dividendosi con l'isola di Procida.
Le opere di Ciuccio sono state esposte in numerose gallerie e musei in Italia, Belgio, Germania, negli Emirati Arabi Uniti, in Francia, Slovenia, Ungheria, Lussemburgo, Svizzera e negli Stati Uniti. Ha inoltre partecipato a numerose edizioni delle varie fiere d'arte, quali ad esempio la Art Basel o all'Arte Fiera a Bologna. Dalla sua prima esposizione in Svizzera nel 1979, l'opera di Ciuccio ha continuato ad evolversi, pur mantenendo la centralità sul tema del Colore.
Attraverso i colori l'artista riesce a ricreare non tanto un'immagine o una figura, quanto un'atmosfera, che rimanda ad un aspetto non solo sensoriale, ma anche meditativo. Ed è per questo motivo che il ventaglio cromatico usato da Ciuccio è estremamente limitato ed essenziale, ridotto a quegli elementi che sono più simbolici e significativi: spesso si tratta dei colori principali che sono presenti nel paesaggio. In particolare, l'artista ha una speciale predilezione per il colore blu -il blu del cielo e soprattutto il blu del mare- che viene declinato in tutte le sue innumerevoli variazioni, dal blu cobalto al petrolio, dall'indaco al blu ultramarino.
Ciuccio, inoltre, non limita la sua produzione artistica al solo ambito pittorico, ma si dedica anche alla realizzazione di opere più scultoree e di installazioni. Il suo obiettivo è comunque sempre quello di evocare le suggestioni potenti che derivano dai colori, come nel caso del blu, che evoca con forza la profondità meditativa del mare.
Le opere dei due artisti, in splendido accordo e armonia grazie alla loro affinità, sono esposte presso la Galleria di Arte moderna Ammann di Locarno, e rimarranno fruibili al grande pubblico fino a sabato ventotto aprile.
Mostra collettiva di Giorgio Vicentini e Pasquale Ciuccio
Dal 30 marzo al 28 aprile 2012
Arte moderna Ammann, Piazza Grande 12 (2° piano)
Locarno (CH)
Orari: dal mercoledì al sabato, dalle 14.00 alle 17.00 o su appuntamento al 079.731.30.55
Info: Tel.: +41 91 751 33 33 – +41 79 731 30 55
http://www.ammannart.ch/