La centralità del corpo umano – Con questa nuova mostra di Carlo Buzzi il corpo viene messo a tema e diventa il centro di riflessioni sia artistiche sia sociali. L'indagine di Buzzi riscopre il corpo quale punto di contatto con il mondo, nella sua capacità di mostrarsi e relazionarsi con gli altri.
È per questo che i corpi rappresentati da Buzzi non sono mai meramente materiali, ma sono altresì portatori di una dimensione spirituale, di una ricchezza emotiva, relazionale, e profondamente umana.
Da ciò gli deriva l'idea di esporre le sue opere trasformandole anche in manifesti da affiggere lungo le strade: in questo modo, il corpo si fa vissuto quotidiano, diviene oggetto di sguardi, attrae, affascina e cattura l'attenzione delle persone.
Nel momento in cui vengono messi in mostra, i corpi diventano davvero speciali, perché svelano quella narrazione intersoggettiva che costituisce la loro stessa essenza dinamica.
In effetti, la sua mostra s'intitola emblematicamente proprio "Corpi speciali": rivalutando infatti il tema dell'unicità
individuale, questi corpi non sono più semplicemente dei "corpi scelti", selezionati ed appartenenti, ad esempio, ad un esercito militare; essi sono invece "speciali" in quanto coinvolgono tutto l'essere umano nella sua globalità psico-fisica.
La potenza di uno strappo – A sottolineare la potenza esplosiva di tale dinamicità essenziale, l'artista ha voluto esporre anche opere che, precedentemente affisse, sono poi state strappate, lasciando così simbolicamente trasparire tutta la drammaticità lacerante che può colpire il corpo come tale, quando si espone al rischio di porsi nel mondo.
Il curatore Stefano Roberto Mazzatorta ha scelto di sviluppare la mostra attorno al corpo umano come sede dell'anima oltre che luogo della carne, e così la commenta: «Già dagli inizi del secolo XX, il corpo aveva cominciato a divenire materiale del processo creativo (esattamente come lo erano la tela, i pennelli, i colori…); esemplari sono la "Tonsure" di M. Duchamp, le antropometrie di Y. Klein o le "firme" di P. Manzoni. Ma è soprattutto a partire dagli anni Sessanta, in concomitanza con i movimenti giovanili di emancipazione esaltanti la libertà dell'individuo, invitato ad operare affrancato da ogni tradizione e da ogni confine che il corpo viene investito da una vera e propria attività di despiritualizzazione, che la pittura di Bacon immortale sulla tela, e che avrebbe condotto fino alle estreme azioni artistiche della Body Art in cui il corpo sarebbe stato violato e mostrato unicamente per manifestarne i limiti e per vedere fino a che punto poteva essere spinta la sua fisicità».
Carlo Buzzi: corpi speciali
dal 5 aprile al 13 giugno 2014
Inaugurazione della mostra
Sabato 5 aprile 2014
Ore 11.00
Sede della mostra
Camera di commercio dell'uruguay (Saronno)
Patrocinio
Camera di commercio dell'uruguay
Consolato dell'uruguay
Orari
Tel. +41 91 922 7072
Lun-ven (10-19)
su appuntamento
Gallery@theca-art.com
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