
Sono fisionomie dall'impianto scultoreo, colte prevalentemente di spalle, solo alcune di profilo, contestualizzate in interni delineati da geometrie minime che paiono negare qualsivoglia rapporto con il mondo esterno.
Quei corpi immobili sono tali in quanto raccolti nell'ascolto delle loro intime pulsioni.
Alcuni curvi su se stessi, altri in posizione eretta, altri ancora in condizione fetale esprimono attraverso la loro plasticità un
ascolto interiore che li porta alle radici di un peccato originale privo di macchia in quanto pervaso da naturale laicità.

Il rimando a "Il muro" di Jean Paul Sartre pare inevitabile, infatti quei corpi femminili chiusi fra simboliche pareti che impediscono loro ogni confronto con i propri simili, paiono animarsi di accenni passionali, viscerali desideri, sensuali abbandoni.
La percorrenza dei tratteggi atta a definire forme e volumi pare, a volte, un controllato fluire lavico, un innato desiderio di ribellione alla staticità della forma, un deciso rifiuto, da parte dell'artista, nei confronti del facilmente leggibile, così come della canonica compiacenza visiva.
Info.
Aldo Alberti – "Disegni"
Busto Arsizio – Cascina dell'Arte, Via Vespri Siciliani 7
Fino al 24 maggio
Orario. giovedì-domenica 16-19
Busto Arsizio – Cascina dell'Arte, Via Vespri Siciliani 7
Fino al 24 maggio
Orario. giovedì-domenica 16-19