Ben ritrovato! – Lo avevamo conosciuto e apprezzato a Varese, in Galleria Ghiggini quando nel 2008 ha partecipato e vinto il premio dedicato ai giovani artisti e oggi lo troviamo, più maturo e consapevole del suo talento, in una mostra importante, e al lavoro sul suo primo catalogo monografico. Si tratta di Luigi Christopher Veggetti Kanku protagonista tra pochi giorni di una doppia personale alla galleria Rubin di Milano, un luogo importante che ha lanciato diversi creativi e che ha sempre ospitato iniziative di un certo livello. "Sono molto contento della Rubin perchè è indubbiamente una delle gallerie più autorevoli e importanti di Milano – ha sottolineato Christopher – Ha portato sul mercato nazionale ed internazionale grandi artisti, riuscendo a coglierne il talento e facendoli crescere professionalmente. Alcuni degli artisti più importanti che possiamo citare sono Gehard Demetz, Tommaso Ottieri, Andrea Ventura…". Un vero onore quindi per il giovane artista che non si è proposto alla galleria, ma è stato scelto. Ci ha raccontato l'autore: "James Rubin, il titolare della galleria, dopo aver visto le mie opere esposte alla Libreria Bocca, è rimasto affascinato dalla mia manualità e dalla padronanza pittorica, così mi ha contattato e da lì è partito tutto".
Passeggeri anonimi e distratti – Questa bella opportunità trae linfa vitale dalla ricerca dedicata alla vita quotidiana nelle città, al passaggio di persone rese anonime dalla frettolosa pennellata che non le riconosce ma le caratterizza come figure atemporali, passeggeri distratti del mondo di ieri e di domani. "In questa mostra – spiega Christopher – esporrò delle opere che raccontano le figure in movimento all'interno della nostra Milano, sulle spiagge affollate e dentro paesaggi dove le figure umane sono solo abbozzate". Proprio questa loro indeterminatezza le relega al ruolo di comparse e rende la scena ancora più vivace, spostando l'attenzione non sul luogo ma sull'umanità che anima una spiaggia, una piazza o un incrocio cittadino.
Immagini evocate – "Una pittura che sempre di più tende a suggerire evocando, dando il sapore di altri tempi a immagini del quotidiano", sottolinea lo stesso Christopher. I toni della sua pittura tendono al monocromo e la tecnica usata aggiunge alla composizione un sapore antico, con un effetto simile alle istantanee che restituiscono un ricordo indistinto e confuso ma carico di emozioni. Oltre ai paesaggi, Chrithoper si è anche dedicato ai ritratti. Quì la figura umana è ben caratterizzata, ma la sua pittura non diventa mai troppo vicina alla realtà. Non si tratta di
mimesi, ma di interpretazione. Le tele di Christopher, oltre ad essere cariche di colore, catturano i sentimenti, nei volti forse più che nei paesaggi si passa dal sensibile all'effimero, dal tangibile all'immateriale.
I primi 10 anni – Il 2010 sembra essere iniziato alla grande per l'artista milanese che sta lavorando ad un altro importante progetto. E' lui a rivelarcelo con orgoglio: "A maggio uscirà il mio primo catalogo veramente importante, edizione Giorgio Mondadori a distribuzione nazionale. Un catalogo inusuale, ben oltre le formalità. Racconterò questi dieci anni della mia pittura attraverso opere, testi critici e racconti romanzati da scrittori emergenti su aneddoti importanti di questo mio percorso. Il titolo è “30 TELE”, una selezione di 30 opere per raccontare questi miei primi trent'anni appena compiuti. Un modo di festeggiare con tutti i miei collezionisti". Il catalogo è curato dalla giovane Laura Luppi.
Figure con variazione,
due artisti a confronto
Luca Reffo e Luigi Christopher Veggetti Kanku
12 febbraio – 6 marzo 2010
Galleria Rubin, via Bonvesin de la Riva 5, Milano
tel. 0236561080 inforubin@galleriarubin.com
Orario di apertura : martedì – sabato, 14.30 – 19.30 e su appuntamento
Inaugurazione: giovedì 11 febbraio 2009, ore 19.00