Nuova attenzione – C'è un mercato nuovo, c'è una attenzione inedita, sta nascendo un gusto sensibile verso l'arte del mosaico, disciplina antica se ce n'è una, sopratutto se tradotto con un piglio e con frequenze aggiornate e riportate a logiche espressive di questi tempi. Lo sa bene Gabriela Pagliari, tra le principali interpreti di questa tecnica, cresciuta a pane e tessere musive, fin dai suoi primi anni di apprendistato artistico.
Iperattiva – Mostre in giro per l'Italia, l'ultima delle quali conclusasi pochi giorni fa, in bus a due piani, modello inglese, in piazza Castello a Milano, una importante commissione per un mosaico d'oro e d'argento per un locale pubblico, Pagliari inaugura sabato 7 luglio una personale allo Studio d'arte Liberty di Angera. Trenta opere in mostra, dell'ultima e dell'ultimissa produzione, in parte già presentata nel recente concorso Ispraatelier e alla successiva esposizione al Chiostro di Voltorre, in parte ancora più nuova.
Contaminazioni – Qual è la strada scelta dall'artista che da qualche tempo è tornata ad operare a Taino? "La base è la tecnica tradizionale del mosaico – racconta – su cui però da sempre cerco di innestare componenti più articolate, un movimento diverso, stimoli e innovazioni che spero siano sempre nuove". Da qui il ricorso ad inserti aggettanti, come i legni, o a soluzioni che allentino il carattere decorativo della tradizione musiva, come la fibra di carta o di cotone, stracci: materiali poveri che contrastino la preziosità insita nel tessuto lapideo.
Il gigantismo – Negli ultimi tempi il suo lavoro si è svolto ancora in altre direzioni: "Ho accostato il mosaico alla pittura, non come aggiunta cose fatte, ma in corso d'opera – spiega – come sfondo con un segno, molto grafico e illustrativo, che sento e trovo molto mio, personale. E poi ho abbracciato la dimensione, chiamiamola del gigantismo, realizzando opere anche di due metri. Il piccolo formato sento che mi va stretto". Anche questi saranno in mostra ad Angera, location dove l'artista ritorna per la quarta volta, "per coccolare i miei collezionisti".
Via dalle 'officine creative' – Gabriela Pagliari fa parte di quel novero di artisti che alcuni anni fa avevo dato vita a quella sorta di esperimento felice delle 'officine creative' di Barasso, andando a recuperare alcuni loft di una fabbrica storicamente importante e recentemente riconvertita a spazio per botteghe e laboratori artistico-artigianali. Una esperienza che, con rammarico, non sembra aver trovato la necessaria continuità. "E' uno spazio che si è dimostrato avere poca visibilità per noi artisti – conclude – ma sopratutto lo spirito iniziale del gruppo, l'entusiasmo è andato un po' scemando". Senza piangersi addosso è tornata a creare a Taino. Più periferica, ma quanto basta per essere al centro del suo mondo. Anche questo è un modo di far le coccole.
Gabriela Pagliari – Mosaici d'arte
Studio d'Arte Liberty
Piazza Garibaldi 18 – Angera
inaugurazione sabato 7 luglio ore 19
Orari: venerdì: 21-23; sabato: 16-19/21-23; domenica: 10.30-12.30/16-19
info: 0331-930500
E-mail: hodinova@libero.it
www.sofadellemuse.com/galleriaLiberty/Indice.htm