Il 2013 a Castiglione Olona inizia con una buona notizia e nel segno del restauro: tre manoscritti di canto corale quattrocenteschi, bisognosi di un intervento di integrazione e di conservazione, sono stati presi in cura dal rinomato laboratorio di restauro del monastero delle benedettine di Viboldone.
Ma non soltanto i beni mobili di inestimabile valore conservati a Castiglione Olona sono stati sottratti alle ingiurie del tempo: anche le più famose emergenze architettoniche, come la celebre Chiesa di Madonna Campagna e la Chiesa di Villa, si sono trovate al centro di una lunga e complessa campagna di lavori di restauro.
Ma Castiglione Olona, come ci spiega Federica Armiraglio, conservatore del Museo della Collegiata, si muove anche sul fronte dell'analisi della domanda di cultura e arte: l'unicità e l'altissimo valore del patrimonio storico-artistico garantiscono al borgo di Castiglione un pubblico molto vario, proveniente dai quattro angoli del globo.
Le tre nuove sale del Museo della Collegiata (il cui progetto è stato sostenuto da Regione Lombardia e dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto) vanno proprio in questa direzione: non soltanto garantire una migliore valorizzazione dei beni della collezione, ma anche venire incontro alle necessità e ai desiderata dei visitatori, dei turisti e dei cultori della materia, sempre più esigenti in fatto di allestimento e servizi museali.
"Il borgo necessiterebbe di un rilancio globale – Armiraglio punta anche ad una visione globale ed aperta – la stretta collaborazione tra amministrazione comunale e Collegiata si è dimostrata importante e fruttuosa anche per le recenti stagioni espositive della cosiddetta "isola toscana in terra di Lombardia". Importanti sono stati anche il lavoro e la collaborazione con il mondo della scuola, ma anche specifiche azioni di marketing, promozione e comunicazione".
Un ottimo propellente culturale per il borgo e per la sua Collegiata, e un ottimo inizio per il 2013.