Fino a marzo sarà esposta al pubblico la pala d'altare di Enea Salmeggia detto il Talpino raffigurante la Deposizione e proveniente dalla chiesa di San Leonardo a Bergamo. Entrata a Brera nel 1802, l'opera venne dipinta nel 1602 per la chiesa bergamasca che all'epoca apparteneva all'antico ordine dei Crociferi, poi soppresso nel 1656 da papa Alessandro VI. La pala è una delle opere più significative di Salmeggia, considerato "il Raffaello bergamasco" per il purismo che caratterizza il suo linguaggio. Nato probabilmente attorno al 1565, Salmeggia guarda alla lezione di Lorenzo Lotto, in modo particolare alle opere realizzate dall'artista in territorio bergamasco, traducendo gli spunti figurativi secondo una personale ricerca di perfezione che sfiora l'accademismo.
Il restauro conservativo che ha preceduto l'esposizione al pubblico, ha permesso di conoscere la tecnica e la modalità di lavoro dell'artista. Le indagini diagnostiche hanno infatti mostrato i molti pentimenti e le numerose rielaborazioni di ogni singola figura: un procedere lento secondo un ideale di perfezione stilistica, attento alla concatenazione dei gesti, delle posture e degli sguardi. Come sottolineato dalle curatrici del volume che accompagna la mostra, Mariolina Olivari e di Annarosa Nicola: "Salmeggia concepisce la deposizione come un vero e proprio dramma sacro. Ogni personaggio è studiato con posture e atteggiamenti diversi per regolare "gli affetti", cioè la portata emozionale di ciascun attore […] I gesti dei protagonisti sono finalizzati ad "invitare" i devoti alla partecipazione secondo i dettami postridentini, di cui il Talpino fu un interprete apprezzatissimo".
Brera mai vista. L'"arte senza tempo" di Enea Salmeggia
La Deposizione da San Leonardo a Bergamo
Dal 13 dicembre 2012 al 10 marzo 2013
Pinacoteca di Brera, sala XXXI
via Brera, 28 – Milano
Orari: dalle 8.30 alle 19.15 da martedì a domenica (la biglietteria chiude 45 minuti prima)
chiuso lunedì