Le donne fotografate da Menotti Paracchi – Una mostra fotografica storica al femminile, in bianco e nero, che celebra le donne tra fine Ottocento e i primi del Novecento. L'inaugurazione precederà di pochissimo la "festa delle mimose". Palazzo Cicogna ospiterà dal 7 al 21 marzo l'inedita collezione dell'Archivio Menotti Paracchi, custodita gelosamente dal comune di Busto Arsizio. A promuovere l'iniziativa l'AFI, Archivio Fotografico Italiano, che ha trovato sede nella Biblioteca Civica di Castellanza da alcuni mesi. Il patrocinio è del comune di Busto, in particolare dell'assessorato alla promozione del territorio guidato da Ivo Azzimonti. "Le Donne dell'Archivio Menotti Paracchi" non comprende solo le fotografie, scattate nell'atelier del fotografo Menotti-Paracchi, ma anche una serie di fondali dipinti, attrezzature, ingranditori e suppellettili. Sarà come viaggiare nel tempo, a ritroso, quando la fotografia era un lusso di pochi e ci si rivolgeva a un professionista dotato di uno studio arricchito di scenografie e di mobili di qualità fra i quali farsi ritrarre da soli o in posa con l'intera famiglia. Siamo subito dopo l'epoca dei dagherrotipi, in un'atmosfera molto suggestiva. Ecco allora i volti di donne incorniciati da importanti capigliature, fermate in crocchie, in riccioli sfuggenti, abbigliate con abiti sontuosi, con pizzi e crinoline, cammei preziosi e gioielli di famiglia. Immagini che spesso ritroviamo negli album dei nonni e dei bisnonni, icone fissate nel tempo e nello spazio, che fanno ancora sognare, dietro sguardi immobili, candidi, talvolta anche malinconici.
Perché dedicare una mostra storica alla fotografia? – Da tempo la fotografia si va imponendo all'attenzione degli studiosi, che ne riconoscono il valore estetico, storico e creativo, e ne promuovono così il collezionismo, pubblico e privato. Lo strumento fotografico acquista così un'importanza che potremmo definire strategica, come utile e imprescindibile mezzo di conoscenza, di testimonianza storica, di indagine sociale, di documentazione e di linguaggio creativo. Ed è così che la mostra dell'archivio Paracchi si trasforma in un percorso espositivo fatto di volti privati, che il fotografo ha saputo cogliere e fissare per sempre, lasciando alla memoria collettiva un patrimonio straordinario di figure agghindiate, nelle loro immobili pose, che stimolano un dialogo visivo con il fruitore. Sono tutte immagini che conquistano e affascinano per la varietà dei soggetti e dei costumi, per i fondali e gli arredi, per l'apparente semplicità dello scatto, che invece esigeva lunghe pose, estrema padronanza tecnica del mezzo e inventiva scenografica.
Il lavoro dell'archivista – Su ogni lastra è inciso il nome delle persone ritratte: ciò ha consentito ai catalogatori di ricostruire una sorta di registro, favorendo la corretta schedatura, della quale l'AFI si sta occupando. Un progetto che vede l'Archivio Fotografico Italiano seriamente impegnato nella riscoperta e rivalutazione di un patrimonio composto da migliaia di lastre in vetro, da trattare con riguardo e oculatezza. Una nutrita serie di lastre, selezionate con cura, sono state stampate a contatto manualmente su carta fotografica baritata opaca ai sali d'argento, nell'attrezzata camera oscura dell'AFI, producendo copie uniche che arricchiranno la collezione fotografica dell'Archivio. Si è proceduto anche alla scansione in alta risoluzione degli originali, con l'intento di rendere fruibili i materiali, anche per motivi di studio, salvaguardando così gli originali da manipolazioni rovinose. Le antiche tecniche si sposano con le nuove tecnologie, garantendo continuità e futuro all'archivio storico.
Passato e presente si fondono – In occasione della mostra, sarà allestito un set di posa con gli arredi originali del fotografo Paracchi. Un'occasione unica e straordinaria in cui sarà possibile vivere all'interno di un vero e proprio atelier in cui le visitatrici potranno farsi ritrarre, anche con i propri famigliari. I fotografi dell'AFI saranno presenti per la realizzazione degli scatti sabato 15 e domenica 16 marzo dalle ore 15 alle 18,30. Tutte le persone fotografate saranno omaggiate con un proprio ritratto in bianco e nero.
Le Donne dell'Archivio Menotti Paracchi
dal 7 – 22 marzo 2008
Inaugurazione: sabato 8 marzo 2008 ore 18
orario di visita: 16-19 dal martedì al sabato/domenica 10-12/16-19 – Ingresso Libero
Palazzo Cicogna – Piazza Vittorio Emanuele II –
Busto Arsizio -VA
Organizzazione:
ARCHIVIO FOTOGRAFICO ITALIANO:
infotel: Argentiero Claudio tel. 347-5902640
e-mail: info@archiviofotografico.org