Chissà se parlera di Carlos Gardel, il leggendario cantante, profeta del tango, argentino, dichiarato patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 2003 e su cui sta preparando un libro con il compagno d'arte Carlos Sampayo.
José Antonio Muñoz, esule argentino, classe 1942, allievo di Pratt, sarà al chiostro di Voltorre, il 9 e il 10 maggio, per i previsti workshop inseriti nel contesto della mostra omaggio a Corto Maltese, l'eroe errabondo del compianto maestro triestino, le cui malinconie trasposte in una sapiente inchiostratura hanno segnato la formazione del giovane Muñoz alla Escuela Panamericana de Arte.
Due giorni di incontro e confronto sull'arte dell'illustrazione, del fumetto, ma non solo. Della creatività in genere. Ad ascoltarlo, il primo giorno numerosi allievi del Liceo Artistico Angelo Frattini di Varese. Il secondo, una delegazione di designer della Whirpool. Anche questa è crescita, è dinamica culturale in movimento, per le aziende, per il territorio.
Il nome di José Antonio Muñoz comincia a farsi sentire nel mondo del fumetto nella prima metà degli anni Sessanta, quando mette mano a Precinto 56 su testi di Eugenio Zappietro per la rivista Misterix.
Sfugge poi al clima claustrofobico dell'Argentina degli anni Settanta, vaga per l'Italia, la Spagna, approda in Inghilterra dove trova un primo porto felice, momentaneo, professionalmente e sentimentalmente. Qui nasce sua figlia e qui comincia a collaborare per diverse testate tra cui Tiger.
Quando le cose cominciano a girare per il verso sbagliato – la moglie lo abbandona e torna in Argentina -Muñoz rientra in Spagna dove incontra Carlos Sampayo. Stessi problemi, stesse malinconie da esuli, stessi abbandoni, stesse letture: dall'inconto nasce il loro capolavoro, il detective Alack Sinner, l'antieroe con il volto a metà tra Richard Burton e Charles Bronson.
Da lì è il successo, in Europa e in Italia, dove negli anni torbidi di fine decennio dei Settanta vive felici esperienze milanesi: il personaggio è messo sotto contratto dalla Rizzoli e il duo Muñoz-Sampayo ha modo di frequentare Andrea Pazienza e tutto il gruppo de Il Male e Il Cannibale. "L'Italia – dirà in una intervista – era una fucina di idee sconvolgenti, era la politica, il sesso".
Adesso Muñoz è un sessanticinquenne che vive stabilmente a Parigi, che ha visto pubblicare da Hazard Edizioni un catalogo, Hombre di China, che accompagna una mostra itinerante, i cui libri sono pubblicati in più di una decina di lingue, che collabora con la prestigiosa casa editrice Nuages, la stessa di Pratt, di Crepax,di Pericoli, di Luzzati, di Altan, di Matticchio, per la quale ha dato alle stampe un volume La pampa Y Buenos Aires. In attesa di preparare, con il fido Sampayo, il volume sulla vita del mito Carlos Gardel.