Le loro fisionomie mettono in atto un meccanismo di scavo nei ricordi, compreso tra Marylin Monroe e Jim Morrison, tra Patty Smyth e Charlie Chaplin.
Si è tentati di misurare i propri ricordi, con una o più di quelle "Icone", tutte eseguite con materiali di scarto, rese tali sia dalle rispettive creatività, che dalle leggi, a volte inesorabili, dello Star System.
A tal punto suonano indispensabili le presentazioni.
Chi è Jean Jacques Boutier ?
Qui scatta la sorpresa.
Jean Jacques Boutier, sono ,come dicono di sé: "Un collettivo nato da un'esperienza comune e da una comune esigenza…nasce come gruppo di lavoro alcuni anni fa sotto altro nome nell'ambito dell'architettura e delle sue applicazioni".
Nelle opere del gruppo, si legge altro che un semplice esercizio di stile, l'intento non è la somiglianza; di quei volti appare l'idealità, l'essenza del mito che hanno incarnato, mettendo in moto tra loro e il visitatore, un afflato empatico, una percorrenza emotiva, fra qualche rimpianto e un po' di malinconia per ciò che, al di la del successo sono stati e avrebbero potuto essere e per ciò che siamo stati e che ora siamo.
Jean Jacques Boutier – "Icone"
Somma Lombardo, Galleria Oriana Fallaci, Via Briante 12/B
Fino al 14 dicembre
Orari: giov.-ven.-sab. 17-19; dom. 10,30-12,30/17-19