Un enigma attraversa la ricerca artistica di ogni tempo e di ogni luogo: Chi è l'Uomo? Questo interrogativo ha trovato sentieri di ricerca e risposte anche molto diversi: l'identità non può essere una certezza matematica ma solo un'ipotesi imbastita.
Il viaggio della conoscenza può essere un gioco a travestirsi, talvolta ludico, altre volte più trasgressivo. Ma anche un pericoloso percorso nell'abisso.
Al centro dell'incontro aperto al pubblico ed organizzato nell'ambito del Festival Filosofarti, padre Andrea Dall'Asta propone i capolavori di Parmigianino, Caravaggio, le ricerche di Francis Bacon, Orlan, Gina Pane e Gerhard Richter.
La ricerca si può esprimere attraverso l'analisi del proprio volto, nell'esplorazione delle diverse possibilità espressive, ottenute anche tramite la smorfia e lo sberleffo. Il nostro io è infatti un sistema aperto che rifiuta definizioni troppo strette, perchè abbiamo mille sfaccettature.
Narciso compie il viaggio della conoscenza in piena solitudine, non potendo che trovare la morte: la superficie specchiante dell'acqua inganna il giovane che crede di essere in compagnia. In realtà il suo sguardo non ne incrocia un altro, si riflette, innamorandosi della propria immagine. Non ama se stesso, semplicemente si inganna, cercando il suo riflesso e chiudendosi a qualsiasi relazione.