Il marchio dell'anno – Sarà l'anno del Realismo Magico? O del definitivo rilancio di Villa Panza? Come cambierà la politica museale a Varese? E come affronterà la Gam di Gallarate il suo ultimo anno prima dell'ormai fissato traguardo per il nuovo museo nella primavera del 2009? Difficile fare previsioni ad oggi, per quel che saranno le novità nei prossimi dodici mesi. Cerchiamo di fare una sorta di vademecum.
Varese si rinnova o muore – A Varese, la gestione museale dovrà necessariamente trovare altre vocazioni e altre motivazioni. A breve la nomina di un nuovo conservatore di ruolo sarà già di suo un passo in questa direzione, venendo a colmare una vacanza ormai quasi ventennale. Lecito pensare ad un irrobustimento dell'attività scientifica a Masnago e dintorni, magari la messa in cantiere del sospirato catalogo del museo. A marzo poi, le grandi manovre. Via l'attuale direttore che andrà in pensione, sarà da capire che strada prenderà l'amministrazione. Una sorta di Pedroli bis, un direttore museale ma anche dirigente d'area, con altre incombenze, oppure una figura specificamente dedicata al suo ruolo? Un uomo, o una donna, della 'macchina amministrativa', o un esterno? Al momento impossibile conoscere i piani di Palazzo Estense in questo ambito cui servirebbero, oltreché soldi, anche idee ed obiettivi dati una volta per tutte.
Un Mart per Villa Panza – Sul colle di Biumo da tempo si sta lavorando per accreditare ulteriormente Villa Panza, non solo come collezione autoreferente, con le splendide possibilità offerte dal patrimonio del conte al Fai, ma come struttura in grado di dialogare ed interagire con altre importanti soggetti nazionali. Non andata a buon
fine la via che portava direttamente allo scambio con importanti collezioni private europee e statunitensi, il futuro può essere la 'messa in rete' con alcune tra le più influenti istituzioni museali italiane, Mart di Rovereto in testa, che già in passato, si era nel 1996, ospitò nella vecchia sede di Trento una antologica delle collezioni del conte e che da allora mantiene rapporti con il filone varesino-statunitense del grande collezionista.
Gam al lavoro – Avrebbe dovuto essere la mostra conclusiva nella gloriosa sede di Viale Milano, quella dedicata al duo napoletano Bianco-Valente, potrebbe ancora non essere la parola fine. La Gam di Gallarate, posticipando ulteriormente il suo trasloco nell'adiacente nuova costruzione, si ritrova con ulteriori dodici mesi da coprire. Mesi in cui, oltre alla vasta antologica riservata al duo specializzato nelle nuove tecnologie, mettere a punto forse un'altro progetto espositivo senza disperdere le energie necessarie alla costruzione del nuovo polo, alla 'prima' gallaratere dedicata al rapporto arte-design; sarà l'anno del consolidamento del rapporto tra la struttura e Philippe Daverio; anno da cui, anche non dovesse succedere nulla di evidente, potrebbero emergere rapporti, idee, proposte determinanti per il futuro di tutta l'area varesina.
Il realismo magico e il Circolo – A Legnano Flavio Arensi sta già lavorando ad una grande esposizione dedicata al Realismo Magico olandese, che mantendendo fermo il timone nel figurativo, presenta ulteriori digressioni inusuali, dopo le scelte felici di Rustin e Varlin. Negli stessi spazi espositivi della città è in previsione una antologica che avrà come protagonista Leonardo Cremonini, italiano parigino. Ma attenzione anche al 'circolo di Laveno': lo stesso Arensi, per Milano, sta partecipando ad una mostra dedicata alle principali figure nate o vissute alla latitudini del lago Maggiore: Luigi Russolo, Mario e Natalia Aubel, Innocente Salvini, per le cure di Anna Gasparotto e Franco Tagliapietra.
Le scommesse dei 'piccoli' – Sarà ugualmente interessante vedere i movimenti di piccoli centri che nell'ultimo anno hanno manifestato rinnovati interessi per le proprie politiche museali ed espositive. Castiglione Olona, ad esempio, che riparte dai restauri presso la Collegiata, passati forse un po' troppo sotto silenzio, e da una precisa volontà di rivalizzare, tra gli altri, il Map; o Tradate che ha scommesso sul nuovo polo inserito nel contesto della Biblioteca Frera, affidandosi ad
un'organizzazione che ha già esperienza sul campo come Musea, di Debora Ferrari. O ancora Gemonio, che ha 'in canna' un altro nome pesante per la scultura italiana del Novecento dopo la deliziosa mostra dedicata a Wildt; o Maccagno nel cui taccuino è già in vista una mostra dedicata agli artisti varesini del dopoguerra.
Ricorrenze – Sarà l'anno del centenario della nascita del cittigliese Luigi Broggini (28 gennaio); a settembre cadrà il quarantennale della scomparsa a Comabbio di Lucio Fontana. Trent'anni fa, esattamente il 4 gennaio del 1978, moriva l'architetto Bruno Ravasi. Ci saranno poi altre ricorrenze all'apparenza meno importanti: saranno esattamente 80 anni da quella memorabile Biennale veneziana del 1928, in cui gli artisti della provincia, da Enrico Butti, Francesco de Rocchi, Domenico De Bernardi, Giuseppe Montanari e Arturo Tosi, erano protagonisti, o sessant'anni da quel 7 ottobre del 1948 in cui si svelava per la prima volta a Parigi la mitica 2 Cavalli di Flaminio Bertoni. Chissà che non si trovi la possibilità di ricordarsi, in omaggio, anche di queste date.