L'inedito nel paesaggio – Il paesaggio è da sempre la maggiore ispirazione di Ruggero Fadin. Eppure a vedere le sue opere, esposte fino al 30 gennaio al bar Fourteen di Castellanza, qualche interrogativo in merito sorge spontaneo. Le tele, infatti, ci colpiscono per il fantasioso uso del colore che dà vita sì a paesaggi, ma astratti. Con questa mostra l'artista dà prova della sua evoluzione e sperimentazione pittorica, che costituisce l'ultima tappa di un cammino artistico intrapreso ormai da anni, come autodidatta. Ruggero Fadin è nato a Busto Arsizio nel 1967, ha partecipato ai corsi d'arte del Cab di Busto Arsizio e di Tradate. Dopo varie partecipazioni a mostre collettive, ha esposto in mostre personali nel 2003 a Gorla Minore, dove attualmente risiede, presso la Cooperativa Gruppo Amicizia, nel 2006, 2007 e 2008 presso Villa Truffini a Tradate.
Oltre lo stile, l'attenzione alla materia – "Mi considero da sempre un paesaggista: ho iniziato a dipingere ritraendo i paesaggi della nostra valle e del Ticino. L'approccio non è cambiato in queste opere, c'è sempre uno spunto reale da cui parto, ma poi lascio che siano i colori ad avere la meglio sulla tela" dichiara l'artista. Nelle opere esposte a Castellanza è possibile assistere a questo progressivo passaggio dal figurativo all'astrattismo: i soggetti dei suoi quadri, spaziano dai paesaggi di campagna fino alla trasfigurazione degli stessi nei puri termine di colore, luce e movimento. "Sto cercando di trasferire la mia ricerca sulla natura nei quadri astratti, con l'idea di far emergere il rapporto spirituale tra l'uomo e ciò che lo circonda". Fadin si avvale anche della componente materica che, attraverso l'uso della spatola e della sabbia, conferisce alle opere un maggior afflato vitale, specchio di uno stato d'animo cromaticamente concepito.
Astrattismo e dintorni – mostra di Ruggero Fadin
11 – 30 gennaio 2010
Bar Fourteen
via V. Veneto 19, Castellanza (VA)