dal Politecnico
Uno studio vastissimo – All'antico borgo di Castiglione Olona è toccata la stessa sorte di Varese: essere studiato da cima a fondo dagli studenti di un ateneo: nella patria dello storico Cardinal Branda è stata la volta del Politecnico di Milano che ha preso in considerazione e misurato, centimetro per centimetro, le vie dell'abitato, i suoi edifici storici e quelli religiosi. Gli elaborati presentati a Palazzo Branda Castiglioni fino al 21 giugno sono ipotetiche rappresentazioni del Borgo di Castiglione Olona, dei suoi monumenti più significativi rivisti ed immaginati attraverso progetti di rilancio e di rilettura degli ambienti.
Idee rivoluzionarie – Confronti con l'architettura d'Oltralpe, riferimenti al moderno design e a nuove ipotesi costruttive ed abitative. Il programma, attivato in due laboratori dell'Ateno milanese, prevede lo studio del centro storico di Castiglione nell'ottica di una città come casa della cultura e dell'ospitalità, delle comunità creative legate all'universo dell'artigianato. Ma non di solo restauro si tratta: al centro dei modellini si trovano i monumenti storici del borgo, gli angoli di verde e gli itinerari del gusto e dei sapori locali per la valorizzazione dei prodotti tipici e a chilometro zero.
I tanti e complessi progetti sono suggerimenti e spunti nati da un'attenta analisi del territorio e del contesto storico, e rappresentano buoni punti di partenza per guardare il borgo in un'ottica innovativa. Sotto la lente di ingrandimento, soprattutto gli immobili abbandonati come l'ex scuola elementare, la cartiera Crespi, la casa del popolo. Ogni edificio è studiato e riprogettato fin nei minimi dettagli: dal guscio architettonico fino alla brochure, ai biglietti da visita e alle forme di comunicazione che puntano al marketing territoriale e al turismo.
Costruire o non costruire? Ribadiamo ciò che è stato già evidenziato per il "caso di Varese" indagata
Politecnico
dall'Accademia di Architettura di Mendrisio. Queste di Castiglione Olona sono ipotesi di lavoro, frutto di sopralluoghi e di studio. Starà poi agli amministratori decidere come utilizzare questi progetti anche perchè la forza della vita supera sempre la forza degli architetti. Si tratta di un esercizio di metodo, di vero e proprio tirocinio progettuale applicato ad un contesto concreto. Dunque una mostra che, a nostro avviso, meriterebbe una risonanza maggiore non fass'altro che per il privilegio di Castiglione Olona di esser stata scelta come banco di applicazione dell'ateneo milanese. Il fatto che non se ne parli con cognizione di causa o che, peggio ancora, si stia a dibattere sul se, sul come e sul quando i progetti verranno realizzati, dimostra quanto poco le nostre città siano abituate a ragionare da vere città universitarie, ad immaginare che in un ateneo di tutto rispetto gli allievi vengano tirati su a pane e tirocini, apprendistati, laboratori propedeutici, praticantati.
Le ipotesi del Politecnico al di là dell'effettiva possibilità di costruzione mirano a valorizzare al meglio gli storici edifici, esaltandone i caratteri di design e di bellezza. E resta da augurarsi che Castiglione faccia tesoro di queste ricerche, di una preziosa occasione per ripensare al presente e al futuro della propria architettura. Non resta che incrociare le dita e sperare che tutto questo patrimonio non finisca nel sottoscala ma serva da vero impulso per le menti e per quanti il borgo di Castiglione Olona lo vivono e lo amministrano.
Design nel Borgo. Gli studenti riprogettano Castiglione Olona
Castiglione Olona, Palazzo Branda
Fino al 21 giugno 2011
Per maggiori info.: cultura@castiglioneolona.it – www.castiglioneolona.it