Un angolo di storia milanese – Il Cinquecento ha rappresentato per Milano un periodo storico estremamente denso e ricco di mutamenti. Scopo della mostra "Memorie di Milano, da Arcimboldo a san Carlo nei libri e nelle stampe" è perciò quello di ritrarre una panoramica dei fermenti artistici e culturali che animarono la grande città lombarda, documentandone didatticamente gli snodi e i personaggi principali.
Dopo la caduta di Ludovico il Moro, grande mecenate di arte e cultura, capace di radunare alla sua corte artisti geniali come Leonardo da Vinci, Milano diventa dal 1535 un governatorato spagnolo nell'impero di Carlo V, sotto il governatore Ferrante Gonzaga: ma il cambiamento non le impedisce di rimanere un grande polo di cultura, capace di formare personaggi straordinari, come l'artista Arcimboldo e il cardinale Carlo Borromeo. Milano è una città creativa e innovativa, crocevia di culture diverse; ed è anche una città attenta ai bisogni dei suoi cittadini più deboli, come dimostra emblematicamente proprio la figura di san Carlo, antesignano di quel volontariato che ancora oggi la contraddistingue; una città che è sempre stata e che è tuttora in continuo cambiamento, ma che con questa mostra vuole fissare un punto del suo
memorabile passato.
Nell'approfondire la vita di Milano in quel periodo, la mostra è stata scandita in tre sezioni.
Nella prima viene riservato un particolare privilegio al celebre pittore Arcimboldo, sulla scia del successo ottenuto dall'eccezionale mostra "Arcimboldo – Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio", allestita presso Palazzo Reale da febbraio a maggio. Nato nel 1527, in seguito alla formazione nella sua città natale, per la grande fama raggiunta viene chiamato alla corte degli Asburgo, prima a Vienna e poi a Praga, come rinomato artista milanese. Vengono presentati i libri degli studiosi contemporanei che potrebbero aver influenzato il pensiero e lo stile dell'artista: come, ad esempio, le cronache popolari di Matteo Bandello; e anche Cesariano, che per primo mise in volgare i canoni architettonici di Vitruvio; o il geniale Girolamo Cardano; o infine il medico Ludovico Settala, che combatté la peste del 1576 con l'igiene pubblica.
La seconda sezione si sposta invece sull'illustre vita e sulle opere di san Carlo Borromeo, i suoi sforzi e il grande contributo che ha dato alla crescita, materiale e spirituale, della città. A tal proposito sono esposti una quindicina di volumi che riflettono le attività del Santo all'epoca della Riforma e della Controriforma: è ammirabile, ad esempio, una suite di 18 xilografie
della mostra
popolari del secolo XVII rappresentanti "Il ciclo della vita" di San Carlo Borromeo; c'è poi un ritratto dedicatogli da Fede Galizia, dove un san Carlo scalzo e sanguinante è rappresentato in processione con il Santo Chiodo. Ma soprattutto, c'è il suo testamento spirituale olografo (manoscritto su pergamena in data 1560) contenuto in un suo libro di preghiere (con ritratto miniato da Giorgio Giulio Clovio).
La terza sezione, infine, evidenzia più in generale la grandezza di Milano nel XVI secolo, con alcuni curiosi esempi di cartografia e di rilievi topografici dell'epoca provenienti dall'Archivio di Stato di Milano.
A conclusione della mostra sono stati preparati due video, curati dal critico e storico d'arte Philippe Daverio, collaboratore di questa iniziativa insieme a Simone De Angelis, Matteo Noja, Alba Osimo, Annette Popel Pozzo, Mario Signori, e Armando Torno. Corredano la mostra anche numerose attività didattiche per adulti e ragazzi, quali visite guidate e percorsi culturali per le vie della città: il calendario degli eventi è disponibile sul sito della Biblioteca.
Memorie di Milano
Da Arcimboldo a San Carlo attraverso i libri e le stampe
Dal 5 maggio al 23 ottobre 2011
Fondazione Biblioteca di via Senato
Milano, Via Senato, 14
Per informazioni: 02 76215318 – 323 – 314
http://www.bibliotecadiviasenato.it/home.htm
Orari: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.0
Lunedì chiuso
Ingresso libero