Alle volte capita che leggendo si ripercorrono strade conosciute, ascoltate o create nei nostri desideri.
Mi convinco sempre più che l’autore di un libro successivamente lo possa divenire il lettore.
In questo romanzo i colori delle parole saranno vostre tanto da comprendere sia il turco sia il veneziano. Navigherete all’interno di menti legate all’unisono.
Il Castello Bianco sembra di primo acchito di difficile lettura perché la narrazione in prima persona potrebbe appesantire la narrativa, così non è.
Scoprirete di essere ricercatori della medicina, dell’astronomia, della matematica, costruirete orologi e il tutto sarà impreziosito dalla condivisione.
Diverse culture, diverse religioni, in questo romanzo Pamuk riesce ad avvicinare Occidente e Oriente in modo naturale.
159 pagine dove il giovane ricercatore veneziano e l’astronomo turco, la loro rassomiglianza fisica risulterà incredibile, si conosceranno in profondità condividendo idee e fantasie.
Fatto prigioniero mentre navigava nel Mediterraneo a bordo di una nave veneziana, nemici acerrimi degli ottomani, resterà sempre schiavo agli occhi della giovane moglie dell’astronomo incredula dell’amicizia crescente tra i due uomini.
La somiglianza confonderà la donna tanto da non riconoscere più il prigioniero dal marito.
L’uno spesso prenderà il posto dell’altro e nessuno si accorgerà di questa complicità.
L’epidemia di peste del 1648 sancirà la loro amicizia.
Come fratelli si presentano al sultano Maometto che li pregherà di debellare la sofferenza del suo popolo. Assieme ci riusciranno abbinando la matematica, la conoscenza della medicina con la curiosità e la forza di osare.
Un successo strepitoso, una ricchezza improvvisa.
Resteranno sempre l’uno schiavo dell’altro?
Il prestigio è all’apice, però più in alto si arriva e più gravosa potrebbe essere la caduta.
Così accadde durante la disastrosa guerra in Polonia, l’arma da loro progettata fu un vero fallimento e la causa della morte di uno di essi. Chi dei due? Chi tornerà a Istambul?
Buona lettura.
Orhan Pamuk – “Il castello bianco” – Einaudi, pp.159, Euro 11
Castrenze Calandra