Il Castello di Jerago è stato edificato su una leggera altura tra Jerago e Besnate, nella Valle dell'Arno, probabilmente attorno al XIII secolo. Come la maggior parte dei manieri medievali fu costruito per ragioni difensive e data la sua posizione faceva parte della linea di fortificazioni a nord del Ducato milanese. Le vicende che lo videro protagonista, tra guerre e assedi, sono inevitabilmente intrecciate con quelle dei primi proprietari, i Visconti di Jerago. Il feudo fu assegnato infatti nel 1248 da Ottone Visconti, arcivescovo di Milano, al fratello Gaspare e al nipote Pietro. Architettonicamente il castello appare come una fortificazione chiusa sui quattro lati, con un importante cortile interno e un ampio parco alle spalle, realizzato alla fine del XVIII secolo quando la fortezza fu trasformata in residenza in seguito all'estinzione del ramo Visconti.
Lungo la salita che porta all'ingresso del castello si incontra, leggermente appartato sulla sinistra, l'antico Oratorio di San Giacomo il Maggiore, che pare risalente al X secolo, già segnalato da Goffredo da Bussero alla fine del XIII secolo nel Liber Notiziae Sanctorum Mediolani. Questa piccola chiesa romanica a pianta rettangolare faceva parte delle tappe dei pellegrini che si recavano al Santuario di Santiago de Compostella. Oltrepassato il portico rustico sorretto da due pilastri in mattoni, all'interno vi si scorgono ampie tracce di affreschi risalenti ad epoche diverse, messi in luce dopo i restauri degli anni ‘50. Certamente sulle pareti dovevano apparire gli episodi della vita di San Giacomo per confortare spiritualmente i pellegrini che a piedi si accingevano a compiere un lungo ed insidioso viaggio. Oggi quello che si rinviene è veramente poco, ma certamente significativo. Nella grande abside si sono conservati i dipinti di datazione più antica, di chiaro stampo bizantineggiante. Nella parte inferiore sono gli apostoli a gruppi di tre scanditi da aperture strombate, mentre doveva occupare tutta la parte superiore del catino absidale molto probabilmente un Cristo in mandorla circondato dai simboli degli evangelisti. Testimoniano invece il continuo interesse rivolto verso questo luogo religioso lungo i secoli gli affreschi di stile trecentesco distribuiti in maniera disomogenea lungo le pareti. Di particolare interesse si ricordano una Madonna col Bambino che benedice un devoto inginocchiato e un San Giovanni Battista, tutti riconducibili a pittori che operarono nel territorio dei laghi.
Foto di Elisabetta Veneziani
Info.: Castello di Jerago e Oratorio di San Giacomo maggiore
Via Castello, 9
Jerago con Orago